Alessandro Bianchini, talentuoso percussionista e compositore italiano, ha recentemente lanciato il suo album d’esordio intitolato ’10/5′.
Questo lavoro rappresenta un punto culminante nella carriera di Bianchini, un artista poliedrico che ha fatto della versatilità e dell’eclettismo la sua cifra distintiva.
In questo straordinario lavoro, il vibrafonista italiano mostra la sua abilità tecnica e la sua creatività compositiva. Con una combinazione unica di accademismo classico e improvvisazione jazz, Bianchini offre un’esperienza musicale coinvolgente e raffinata.
In questa recensione, esploreremo le sfumature sonore di ’10/5′ e scopriremo la brillantezza artistica di Alessandro Bianchini.
Alessandro Bianchini, nato a Trento nel 1983, ha dimostrato fin da giovane una passione innata per la musica. Iniziando a suonare la batteria all’età di quattro anni, ha mostrato una predisposizione straordinaria per il ritmo e la melodia. Crescendo in una famiglia di musicisti, ha ricevuto l’influenza del padre, un rinomato contrabbassista classico e jazzista. Questo ha alimentato la sua passione per il jazz e ha guidato la sua formazione musicale presso il Conservatorio Bonporti di Trento, dove si è specializzato in percussioni e ha ottenuto una laurea con il massimo dei voti. La sua ricerca musicale lo ha portato a perfezionarsi nei timpani e nelle percussioni orchestrali presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano. Oltre ad essere un virtuoso vibrafonista, Alessandro Bianchini è anche un compositore talentuoso, come dimostra questo suo album d’esordio ’10/5′.
Ascoltando ’10/5′ di Alessandro Bianchini
Questo lavoro musicale innovativo rappresenta una svolta nella sua carriera, combinando con maestria elementi classici e improvvisazione jazz. Le composizioni originali di Bianchini, unite a brillanti arrangiamenti, creano un’esperienza sonora unica e coinvolgente per gli appassionati di jazz.
Con un approccio unico e innovativo, Bianchini ci fa ascoltare suoni ricchi di emozioni e virtuosismi. Una delle caratteristiche distintive di ’10/5′ è la combinazione di accademismo classico e improvvisazione jazz.
Fin dalla prima traccia, intitolata “Invitation” si può percepire la maestria di Bianchini nel suo suono distintivo al vibrafono e alla marimba. L’uso delle bacchette selezionate appositamente per ogni brano e la cura attenta delle dinamiche conferiscono al disco un sound jazzistico raffinato e sofisticato.
Una traccia che merita una menzione particolare è “Alice,” dove la voce di Beatrice Sberna si unisce all’elegante ensemble composto da Alessandro Bianchini al vibrafono/marimba, Marco Micheli al contrabbasso e Simone Brilli alla batteria. La fusione delle voci con gli strumenti crea un’atmosfera suggestiva e emozionale, mentre gli assoli brillanti di Bianchini si fondono armoniosamente con il resto del gruppo.
La title track, ’10/5′, rappresenta un’eccellente sintesi dello stile distintivo di Alessandro Bianchini, con un mix armonioso di melodie intricate, improvvisazioni fluide e, ancora, con la voce eterea di Beatrice Sberna.
Un’altra traccia che cattura l’attenzione è “Song for Peace” che mostra la capacità di Bianchini di modernizzare la classica. Qui, l’ensemble si avventura in un territorio musicale che si colloca al confine tra la tradizione classica e l’avanguardia jazz, creando un’esperienza di ascolto riflessiva e intrigante.
Originalità ed interplay
Nel corso dell’intero disco, emerge chiaramente l’attenzione di Alessandro Bianchini per i dettagli e le dinamiche. Le sue scelte timbriche e la cura quasi maniacale per il timing conferiscono al lavoro un suono jazz raffinato e sofisticato. L’interplay tra gli strumentisti, il contrabbassista Marco Micheli e il batterista Simone Brilli, è estremamente naturale. Nel trio di Bianchini si crea una sinergia musicale che si avverte in ogni brano.
Con ’10/5′, Alessandro Bianchini si conferma non solo come un virtuoso del vibrafono, ma anche come un compositore di grande talento. Le sue composizioni originali, insieme alle interpretazioni uniche dei brani standard riarrangiati, offrono una prospettiva fresca e contemporanea sul jazz, con un tocco di raffinatezza e innovazione. Gli standard ripresi sono “Invitation” e “Bud Powell”.
Un capolavoro modale e un omaggio a Bud Powell
Questo lavoro di Alessandro Bianchini si inquadra nella sfera del jazz modale, un genere che si distingue per la sua ricchezza armonica e la sua profonda espressività.
In ’10/5′, Bianchini rende omaggio al grande pianista Bud Powell. Al leggendario pianista dedica la traccia “Mud for Bud” e riarrangia lo standard di Chick Corea: “Bud Powell” . Questo legame con Bud Powell si manifesta nella sua padronanza tecnica e nel modo in cui esplora le possibilità armoniche e melodiche del vibrafono e della marimba, con una profonda sensibilità jazzistica.
‘Mud for Bud’ è una composizione che richiama l’energia e il vigore del pianista leggendario. Qui, Alessandro Bianchini dimostra la sua abilità nel creare una narrazione musicale coinvolgente, con improvvisazioni fluide e una gamma di dinamiche sorprendenti. Nel riarrangiamento di “Bud Powell” di Chick Corea, Bianchini mette in luce la sua capacità di reinterpretare e trasformare gli standard, aggiungendo il suo tocco personale e portandoli in nuove direzioni sonore.
L’intero lavoro di Alessandro Bianchini in ’10/5′ è caratterizzato da un’elevata professionalità e una profonda raffinatezza. La sua maestria strumentale, la precisione nei dettagli e la ricerca continua di perfezione si combinano per creare un’esperienza di ascolto eccezionale. Anche il legame con Bud Powell conferisce a questo album un’identità unica e un fascino irresistibile per gli appassionati di jazz.
L’intero lavoro è pervaso da un’eleganza raffinata e un’estetica musicale impeccabile. Ogni nota, ogni accordo, ogni improvvisazione è eseguita con una precisione e una sensibilità che testimoniano la sua padronanza del linguaggio musicale. L’interplay tra Bianchini, Marco Micheli al contrabbasso e Simone Brilli alla batteria è caratterizzato da una profonda connessione e una sincronicità magica, che si riflette nella coesione e nell’armonia del trio.
I crediti
L’album ’10/5′ di Alessandro Bianchini si distingue non solo per la sua brillantezza esecutiva, ma anche per la sua produzione e registrazione impeccabili. Il suono cristallino e la perfetta miscelazione delle tracce sono il risultato di un lavoro meticoloso svolto presso lo studio di registrazione di Andrea Scardovi, nel mese di febbraio 2023. Il team di ingegneri del suono, composto da Andrea Scardovi e Marco Marangoni, ha sapientemente catturato ogni sfumatura e sfaccettatura dell’ensemble, consentendo all’ascoltatore di immergersi completamente nella ricchezza musicale di ’10/5′.
’10/5′ è disponibile per l’acquisto dal 23 giugno direttamente presso la Birdbox Records, in formato fisico CD e Master Tape.
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