“Alma Gypsy” – Pietro Lazazzara
Etichetta discografica:
Data di uscita: 6 settembre 2024
“Alma Gypsy”, il nuovo disco di Pietro Lazazzara, rappresenta un’affascinante incursione nel mondo del Gypsy Jazz, un genere musicale che fonde le tradizioni gitane con l’eleganza del jazz. Pietro Lazazzara, chitarrista e compositore di origini pugliesi, è una figura di spicco nel panorama musicale italiano e internazionale. Dopo anni di studi approfonditi in chitarra classica e jazz presso prestigiosi conservatori come il “Tito Schipa” di Lecce e il “E.R. Duni” di Matera, Pietro ha forgiato una carriera ricca di successi, spaziando dalla musica classica al flamenco, fino a raggiungere il culmine nel suo progetto Gypsy Jazz Quintet. “Alma Gypsy” è il suo terzo lavoro discografico, seguito di “My Art of Gypsy Jazz” (2020) e “Gypsy Jazz Style” (2022), e promette di essere un disco importante nella sua carriera artistica.
Un’Opera Raffinata: Le Innovazioni di “Alma Gypsy”
“Alma Gypsy” si distingue per la sua abilità nel mescolare sonorità tradizionali con elementi innovativi, creando un metissage musicale che attraversa vari generi e stili. L’album, come i precedenti lavori di Pietro Lazazzara, si colloca nel contesto del Gypsy Jazz, ma con un tocco distintivo che riflette le influenze multiculturali e la formazione accademica dell’artista. In questo disco, Pietro esplora ulteriormente le possibilità offerte dalla chitarra Manouche, combinandola con la potenza del flamenco, l’eleganza del Vals Musette e atmosfere intime e contrastanti.
Tra i brani più emblematici, “Tango a la Manouche” rappresenta un perfetto connubio tra passione ed eleganza, due elementi che caratterizzano profondamente il genere tango. Pietro Lazazzara non è nuovo a questo stile, avendolo già esplorato nei suoi precedenti lavori. In questo brano, la particolarità risiede nell’alternanza del moto ritmico e nell’esposizione tematica, che creano una dinamica avvincente e ricca di sfumature. Ad arricchire ulteriormente la composizione, troviamo l’accompagnamento di Antonio Solazzo al basso, colonna portante della musica di Lazazzara, il violoncello di Maria Pia Lazazzara e il violino del Maestro Francesco Clemente, entrambi parte integrante del Pietro Lazazzara Gypsy Jazz Quintet. Questa combinazione di strumenti dona al brano una profondità emotiva e una ricchezza timbrica che lo rendono uno dei punti salienti dell’album “Alma Gypsy”.
Un altro brano significativo è “Elegia degli Opposti”, una composizione nata dall’improvvisazione e caratterizzata da un contrasto dinamico tra stati d’animo opposti, una vera e propria esplorazione emotiva.
Il pezzo “Vals à Galliano” rappresenta un omaggio al Maestro Richard Galliano, con una delicata fusione di chitarra e fisarmonica, magistralmente eseguita da Walter Di Girolamo. Questo brano, presentato anche in una versione per sola fisarmonica, mette in luce la versatilità compositiva di Pietro, che riesce a coniugare la tradizione con l’innovazione in modo del tutto originale.
“Alma Gypsy”: come e dove
La registrazione di “Alma Gypsy” è stata curata con estrema attenzione ai dettagli. Realizzata presso il “Mast Recording Studio” di Bari, sotto la guida del sound engineer Massimo Stano, l’opera si avvale di una qualità sonora eccellente, che esalta ogni sfumatura degli strumenti coinvolti. Le collaborazioni di artisti come Antonio Solazzo al basso e Giuseppe Magistro alla chitarra ritmica conferiscono all’album una profondità e una ricchezza timbrica straordinaria.
Perché Ascoltare e Acquistare “Alma Gypsy”
“Alma Gypsy” è un album che cattura e coinvolge, portando l’ascoltatore in un viaggio attraverso suoni e atmosfere che fondono tradizione e innovazione. Pietro Lazazzara, con la sua maestria, riesce a tessere un racconto musicale profondo e autentico, dove ogni brano rivela un’attenzione al dettaglio e una sensibilità artistica rara. Questo disco non è solo per gli amanti del Gypsy Jazz, ma per chiunque apprezzi la musica capace di emozionare e sorprendere. Ogni traccia rappresenta una nuova scoperta, un tassello che arricchisce l’esperienza d’ascolto e dimostra la continua evoluzione di un artista che non smette mai di esplorare nuove frontiere sonore.
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