Amelia – Martha J & Chebat Quartet
Etichetta discografica: ND
Data di uscita: 16 febbraio 2024
Dopo il successo dell’album del 2021, in cui Martha J & Francesco Chebat hanno proposto una rivisitazione delle storiche hit dei Beatles, il duo si è lanciato in una nuova sfida con la reinterpretazione di 11 brani della leggendaria Joni Mitchell. Il loro ultimo lavoro è intitolato “Amelia” ed è tratto da una delle più celebri canzoni della cantautrice statunitense. Il progetto si avvale della formazione del quartetto, con Giulio Corini e Maxx Furian a completare il gruppo.
Iscriviti alla nostra Newsletter
Assicurati di non perdere nessuno dei nostri articoli.
Garantiamo la tua privacy. I tuoi dati non saranno condivisi. Unisciti a 815 altri iscritti.
Prima di passare all’analisi dell’album, vogliamo presentare brevemente i quattro talentuosi musicisti dietro questo progetto.
Martha J. è una cantante e chitarrista italiana che ha iniziato la sua carriera negli anni ’80, fondando il gruppo “Proxima” e successivamente concentrando la sua attenzione sul jazz. Francesco Chebat è un pianista e compositore italiano che ha studiato musica classica e jazz, suonando con vari artisti internazionali. Giulio Corini è un contrabbassista che ha collaborato con numerosi nomi di spicco del jazz internazionale e ha diretto diversi progetti musicali. Maxx Furian è un batterista milanese che ha sviluppato uno stile unico nel jazz fusion, collaborando con una vasta gamma di artisti sia nel jazz che nella musica pop.
In breve, tutti e quattro presentano un curriculum musicale lungo e di tutto rispetto.
Amelia
“Amelia” prende il nome da una delle canzoni più celebri di Joni Mitchell ed è un album che si distingue per la sua attenzione ai testi e all’anima delle composizioni della Mitchell.
Abbiamo avuto una recente chiacchierata telefonica ed amichevole con la cantante del quartetto per farci raccontare quanto più possibile su questo loro nuovo lavoro.
Martha J. ha elogiato gli arrangiamenti di Francesco Chebat, definendoli “veramente azzeccati” e sottolineando come siano riusciti a mantenere il rispetto per le composizioni originali mentre evidenziano le caratteristiche della sua voce e del quartetto nel loro insieme.
Riguardo al processo di lavoro, Martha ha spiegato che hanno preso ispirazione dall’evoluzione del sound di Joni Mitchell. Infatti, a partire dall’album “Court and Spark” (1974) ha abbracciato influenze più jazz e rock. Hanno scelto di elaborare il materiale musicale partendo da questo aspetto più dinamico.
Martha ha anche sottolineato la vastità e la diversità della produzione musicale di Joni Mitchell, che ha permesso loro di selezionare i brani che più li ispiravano e che consentivano loro di esprimere al meglio le proprie personalità artistiche.
Martha J è stata una fervente ammiratrice di Joni Mitchell fin dalla sua adolescenza. Questo aspetto, unitamente all’ascolto dell’anima “jazz rock” di Joni Mitchell, ha portato il quartetto a ricevere il consenso di Bob Muller. Muller è colui che cura la sezione “The Joni Undercover Project” del sito ufficiale di Joni Mitchell.
“You chose some wonderful songs, many that are commonly overlooked” (Hai scelto delle canzoni meravigliose, molte delle quali sono spesso trascurate).
Bob Muller
All’affermazione di Muller bisogna aggiungere che molte di queste canzoni, per noi italiani, sono difficili da reperire per l’ascolto. Infatti, le versioni originali spesso non sono presenti sulle più diffuse piattaforme di streaming. Altri brani possono essere apprezzati tramite registrazioni dal vivo o versioni alternative.
L’ascolto
Va sottolineato che l’approccio al disco potrebbe risultare inizialmente difficile per alcuni, poiché l’album si focalizza principalmente sui testi delle canzoni, con un’anima che talvolta si discosta dalla melodia. Nonostante ciò, “Amelia” offre un’opportunità unica per scoprire nuove sfaccettature del repertorio di Joni Mitchell e apprezzare il talento di Martha J & Chebat nel reinterpretarlo in chiave personale.
Per quanto riguarda i brani che ci hanno particolarmente colpito partiamo con quello d’introduzione. “Moon at the window” è quello dove a nostro avviso spicca subito la personalità di Francesco. La successiva “Barangrill” offre il senso di intesa profonda tra i tre strumentali del gruppo. “Free Man in Paris” è l’occasione per far salire sulla cattedra Martha mentre i tre si “divertono” con le parti assegnate. Sweet Sucker Dance è la classica ballad jazz d’altri tempi mentre Black Crow è lo swing perfetto per farci sentire un’improvvisazione di Corini sul contrabbasso e di Furian sulla batteria. Intensa e toccante l’interpretazione della title track mentre per le altre tracce lasciamo a voi il piacere di scoprire ed evidenziare i dettagli.
Session, mastering e grafica.
Noi aggiungiamo l’ultima rivelazione concessaci da Martha. Lo studio di registrazione era stato prenotato per più giorni di session ma sono stati sufficienti due giorni per concludere le incisioni. Tutto si è svolto il 26 e 27 giugno 2024 presso Digitube Studio (Mantova) sotto la supervisione di Carlo Cantini. Mix e mastering in varie fasi con fine lavori 9 novembre 2023. L’album è stato preceduto dal rilascio di due singoli: “Moon at the Window”, il 19 gennaio, e “The Hissing of Summer Lawns”, il 2 febbraio. La grafica è stata curata da Tita Secchi Villa.
In conclusione, “Amelia” è un lavoro affascinante che celebra il talento di Joni Mitchell attraverso l’interpretazione unica e appassionata di Martha J. Gli ottimi arrangiamenti di Francesco Chebat danno al disco la connotazione musicale di un raffinato lavoro di contemporary jazz. L’esperienza da turnista di Giulio Corini e Maxx Furian offrono un portentoso groove ed un intenso swing. Raccomandato un attento ascolto.
Sostieni il nostro impegno, leggi e commenta i nostri articoli, visita le pagine degli inserzionisti, unisciti ai nostri canali social.
Scopri di più da Jazz in Family
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.