An Odd Time of Day – Petra Onderuf

An Odd Time of DayPetra Onderuf

Etichetta discografica: Kaipati Records

Data di uscita: 17 Gennaio 2025

L’album “An Odd Time of Day“, pubblicato il 17 gennaio 2025, segna il debutto discografico di Petra Onderuf come leader, dopo anni di intensa attività musicale con il suo ensemble Wild Strings Trio. Violinista e compositrice slovacca di fama internazionale, Onderuf ha conquistato il pubblico in Europa, Asia e America con la sua energia, virtuosismo e creatività. La sua musica è un crogiolo di influenze che spaziano dal jazz contemporaneo alla classica, dalle tradizioni etniche globali all’improvvisazione. Questo album, che raccoglie composizioni maturate nel corso di nove anni, è una riflessione profonda sulle esperienze di vita, le emozioni e le connessioni che ci plasmano.

Intervista a Petra Onderuf

Per comprendere appieno la genesi di questo progetto musicale, è utile esplorare le parole della stessa artista, che ci guida attraverso le ispirazioni e i processi creativi che hanno dato vita a “An Odd Time of Day“. Ecco alcuni estratti dall’intervista “Petra Onderuf: interview for Jazz in Family”:

“Hai menzionato che le tue composizioni si sono evolute negli ultimi nove anni. Puoi dirci come i tuoi viaggi e le collaborazioni musicali hanno influenzato questo processo evolutivo, e se ci sono stati momenti specifici che hanno segnato una svolta creativa nella creazione dei singoli brani?”

“Ci sono stati sicuramente viaggi e collaborazioni importanti che hanno influenzato il mio linguaggio compositivo. Semplicemente conoscere stili tradizionali specifici – come la meravigliosa musica bulgara e rumena, o i ritmi e i groove macedoni, svedesi e di molte altre tradizioni – ha avuto un profondo impatto su di me. Ho anche viaggiato nella maggior parte di questi paesi e ho suonato con musicisti locali, il che è uno dei modi migliori per far evolvere la propria espressione musicale”.

Petra Onderuf

Inoltre, continua l’artista, “ci sono stati anche viaggi e collaborazioni che hanno coinvolto workshop o residenze artistiche. Ad esempio, la prima canzone dell’album, che ho chiamato come una residenza artistica chiamata CREMM al Babel Sound Festival in Ungheria, è stata scritta per quell’occasione speciale. L’ho composta per esibirmi con musicisti sconosciuti e per godermi il processo di creare qualcosa di nuovo insieme a nuove persone. C’è sempre qualcosa da imparare dagli altri e da cui trarre ispirazione”

E ancora: “In aggiunta, certe esperienze di vita e momenti emotivi mi hanno ispirato a scrivere alcuni di questi brani. Le delusioni amorose, ad esempio, sono sempre molto stimolanti. Ma gran parte di questo è stato anche sperimentare idee musicali e scoprire nuove possibilità. Un buon esempio è la canzone Resemblance, che gioca con le somiglianze tra i ritmi 4/4 e 5/4, creando un’esplorazione giocosa della loro interazione”.

“Il titolo dell’album, ‘An Odd Time of Day’, è intrigante. Come si riflette questo concetto nella tua musica e quali connessioni vedi tra ‘stranezza’ e bellezza nella tua vita e nel tuo processo creativo?”

“Amo giocare con il doppio significato di questa parola. In termini musicali, ci sono ritmi dispari, che ho usato molto in questo album. Nella vita, i momenti strani per me sono quelli in cui tutto si ferma e all’improvviso si diventa pienamente consapevoli di essere vivi. Qualcosa di strano può essere strano o inaspettato, emotivamente intenso. Non deve necessariamente essere negativo. Può anche riferirsi a quei momenti speciali in cui ci si ferma e si è pienamente presenti, proprio lì nel momento e in nessun altro luogo. Questi momenti potrebbero essere semplici come guardare un tramonto e respirare l’aria della sera, o profondi come creare o suonare musica insieme. Trovo una profonda connessione nell’idea che quei momenti forti, a volte difficili, della vita spesso ci ricordano che siamo vivi. Ed è questo che trovo bello nei tempi strani”.

“L’improvvisazione è un elemento chiave nel tuo lavoro. Come bilanci l’improvvisazione con le tue composizioni scritte durante le performance dal vivo e come stimoli l’interazione con gli altri membri del quartetto in questo contesto?”

“L’improvvisazione ha giocato un ruolo importante anche durante il processo di registrazione” afferma Onderuf.

“Siamo una band dal vivo, abituata a reagire l’uno all’altro e, anche in studio, abbiamo cercato di ricreare quella sensazione di essere sul palco. Alcune take delle canzoni sono finite per essere molto diverse l’una dall’altra, semplicemente a causa della libertà che ci siamo concessi: la stessa libertà che abbracciamo durante le esibizioni dal vivo”.

Inoltre, “per me è un vero privilegio suonare con musicisti così incredibili che non solo si ascoltano a vicenda, ma sanno anche quando seguire, sostenere o persino sfidare gli altri musicisti. Mentre ho scritto queste composizioni, le vedo più come un terreno fertile per far crescere le idee. Con questi musicisti fantastici e sensibili, ogni brano si evolve in una nuova storia ogni volta che lo suoniamo. È pura gioia creare in questo modo! Sono sempre entusiasta di sentire cosa si svilupperà nel momento”.

Un Mosaico di Suoni e Ritmi: L’Architettura Musicale dell’Album

Il jazz non ha fretta, ma a volte dovrebbe imparare a essere puntuale! L’album che stiamo presentando si farà vivo, qui, il

17 Gennaio 2025

accompagnato da un player audio pronto a far vibrare l’aria. Preparatevi a lasciarvi trasportare dalle sue note!

L’album “An Odd Time of Day” si presenta come un’opera complessa e sfaccettata, dove le melodie sinuose si intrecciano con ritmi irregolari e groove percussivi. La sonorità acustica del violino di Onderuf guida il quartetto attraverso le sue composizioni, per poi aprirsi a improvvisazioni creative. La musica di Onderuf è un mix di jazz contemporaneo, musica classica e influenze etniche. Qui, elementi di musica bulgara, rumena, macedone e svedese si fondono in un linguaggio musicale unico.

“Resemblance”, ad esempio, esplora le somiglianze tra i ritmi 4/4 e 5/4, creando un interplay giocoso e dinamico. “Cremm”, il brano che apre l’album, è stato composto durante una residenza artistica al Babel Sound Festival in Ungheria, riflettendo la spontaneità e l’energia di un incontro musicale con persone nuove.

Altri brani come “Tanec,” “Dete,” “Julia’s Sunset,” “Next Chapter” e “Eleven” contribuiscono a creare un percorso sonoro vario e coinvolgente, in cui ogni traccia rivela nuove sfumature dell’esperienza musicale di Onderuf.

Dalla Registrazione al Palcoscenico: L’Energia di un Collettivo Musicale

La registrazione dell’album, avvenuta nel giugno 2024 presso lo Studio 22, RTV Maribor, Slovenia, ha visto la partecipazione di musicisti di grande talento come Rok Zalokar al pianoforte, Luka Dobnikar al contrabbasso e Aleš Zorec alla batteria. Alcuni brani vantano anche la presenza di Jure Pukl al sassofono soprano e Gašper Selko alla tromba. La produzione è stata curata da Petra Onderuf e Rok Zalokar, mentre il mixaggio e l’editing sono stati realizzati da Rok Zalokar e il mastering da Alastair McNeill. L’album cattura l’essenza di una band dal vivo, dove l’interazione e la libertà espressiva dei musicisti sono fondamentali. La copertina è opera di Fran Villalba, mentre il design è di Ján Ceľuch e Petra Onderuf.

Un’Armoniosa Complessità

L’album “An Odd Time of Day” di Petra Onderuf fonde jazz, classica ed etnica, creando un’esperienza d’ascolto stimolante con melodie sinuose e ritmi dispari. Nonostante la complessità che a tratti può risultare eccessiva, l’album è un lavoro coraggioso e ricco di spunti. L’energia della band dal vivo emerge grazie all’interazione tra musicisti di talento come Rok Zalokar, Luka Dobnikar e Aleš Zorec, con brani come “Resemblance”, “Cremm” e “Julia’s Sunset” che spiccano per originalità.

In ultima analisi, l’album si configura come un’esplorazione interiore dell’artista, un invito a discernere la bellezza celata negli istanti inconsueti dell’esistenza, imprimendo un influsso notevole sulla sensibilità dell’ascoltatore.

An Odd Time of Day - Petra Onderuf Quartet
An Odd Time of Day – Petra Onderuf Quartet

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