Chromatissence – Santiago Bertel
Etichetta discografica: Self Produced
Data di uscita: 5 giugno 2024
Genere Musicale: Jazz, Latin
L’uscita di un nuovo album è sempre un momento emozionante nel panorama musicale, e quando si tratta del debutto di un talento come Santiago Bertel, l’attesa è palpabile. Il suo album “Chromatissence” lo abbiamo già ascoltato è vi diciamo che è un’esperienza musicale ricca e sfaccettata, capace di catturare l’essenza di varie influenze culturali e stilistiche.
Breve Biografia di Santiago Bertel
Santiago Bertel, pianista, compositore e produttore colombiano, ha iniziato la sua carriera musicale al Conservatorio di Musica di Bogotá, culminando in un diploma presso il prestigioso Berklee College of Music, grazie a una borsa di studio della Latin GRAMMY Cultural Foundation. Attualmente residente a Valencia, Spagna, Bertel ha già calcato palchi importanti in tutto il mondo, dimostrando una capacità unica di superare i confini musicali tradizionali con il suo sound innovativo e profondamente radicato nel patrimonio culturale.
“Chromatissence” è descritto da Bertel come una narrazione di auto-scoperta e espressione artistica, esplorando l’essenza dell’identità attraverso una palette cromatica di influenze musicali. Il disco si distingue per la sua capacità di amalgamare jazz, impressionismo, musica classica e radici folk latinoamericane, creando un’opera che è al contempo introspettiva e celebrativa.
Chromatissence
La Fusione del Jazz Latino
Il genere musicale predominante in Chromatissence è il jazz latino, ma Bertel va oltre, integrando elementi di impressionismo e musica classica occidentale. L’album è un riflesso della sua vasta gamma di influenze, che spaziano da giganti del jazz come Paquito D’Rivera a compositori classici, fino alle melodie e ai ritmi tradizionali della sua terra natale.
Commenti sui Brani
“Ashé” apre l’album con un’energia vibrante, grazie alla combinazione di pianoforte e percussioni che trasmettono un senso di risveglio e rinascita. Il flauto di Juan Sebastian Malagon aggiunge un tocco etereo che arricchisce ulteriormente la texture sonora.
“Awakening” si distingue per la sua energia vivace e coinvolgente. Le linee di basso dinamiche di Héctor Marín Bedoya e le percussioni ritmiche di Emanuel O. Navarro creano un’atmosfera vibrante e pulsante, capace di catturare l’attenzione dell’ascoltatore e trasportarlo in sonorità ricche di emozioni e dinamismo.
“visions II: Stargaze” è un tema più onirico, con una struttura musicale che evoca l’infinità dell’universo. L’esecuzione solistica di Santiago al pianoforte è particolarmente delicata nel portare l’ascoltatore in un viaggio mentale tra le stelle.
Le Collaborazioni
Quelle musicali
Ogni brano dell’album vede la partecipazione di musicisti diversi, ognuno dei quali ha saputo interpretare degnamente lo spartito e improvvisare quando richiesto. Santiago Bertel è accompagnato da una formazione di talenti eccezionali: Gen Yoshimura alla batteria e Pedro Sanjur alle percussioni su “Ashé”, con il flauto di Juan Sebastian Malagon che arricchisce l’atmosfera. Eduardo Díez e Héctor Marín Bedoya si alternano al basso, mentre Ivanna Cuesta aggiunge la sua magia alle percussioni nei brani “Awakening” e “Chuco”. Ogni musicista ha contribuito a creare una dinamica unica e indimenticabile, dimostrando una straordinaria capacità di sintonia e improvvisazione.
Quelle di produzione e tecniche
La produzione di Chromatissence è stata curata meticolosamente, con Santiago Bertel che ha composto e arrangiato tutti i brani, eccetto “Chucho!”, composto da Paquito D’Rivera. Gli ingegneri del suono Juan Esteban Torres, Abner Cabrera e Hiram Duarte hanno registrato le tracce in vari studi, mentre il missaggio è stato affidato a Felipe Ribeiro e Torres. La masterizzazione, eseguita da Ribeiro, ha garantito una qualità sonora eccezionale, rendendo giustizia alla complessità delle composizioni di Bertel.
Conclusione
Chromatissence è un album che merita di essere scoperto e apprezzato. Santiago Bertel, con la sua abilità di bandleader, ha saputo scegliere i musicisti giusti per ogni brano, creando un vero spaccato musicale della cultura colombiana e latina. Questo album rappresenta non solo la pietra d’angolo nella carriera di Bertel, ma anche un contributo significativo al panorama del jazz latino.
Per chiunque sia alla ricerca di musica che ispiri e trascenda i confini culturali, Chromatissence è un ascolto imprescindibile. La capacità di Santiago di fondere vari stili e influenze in un’opera coerente e affascinante lo rende un artista da tenere d’occhio nei prossimi anni.
Track list:
- Ashé
- visions III: Solivagant
- The Afterglow
- visions II: Stargaze
- Awakening
- visions IV: Wanderer
- Chucho!
Album Credits:
Piano & Keys: Santiago Bertel (1-7)
Flute: Juan Sebastian Malagon (Tracks 1, 7)
Bass: Eduardo Díez (1, 3) / Héctor Marín Bedoya (5, 7)
Drums: Gen Yoshimura (1, 3) / Ivanna Cuesta (5, 7) Congas/Percussion: Pedro Sanjur (1) / Emanuel O. Navarro (5, 7)
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