EARTHINGS di Pure Joy: Note di Terra e Libertà

Quando la creatività si fonde con la forza della natura, nasce un capolavoro. In questo contesto, l’album EARTHINGS dei Pure Joy emerge come un affascinante viaggio sonoro che intreccia le radici profonde della musica con la forza vitale della terra stessa.

Il progetto Pure Joy ha iniziato il suo viaggio nel 2016, cresciuto in fretta e arricchendosi di nuovi colori e linguaggi musicali da tutto il mondo. EARTHINGS emerge come il frutto di due anni di silenzio forzato, un periodo che ha catalizzato la creatività di Joy Grifoni, la mente dietro il progetto. L’impossibilità di esibirsi dal vivo durante la pandemia ha portato a una profonda riflessione sulla natura, sulla connessione tra gli esseri viventi e sul significato della vita. Queste riflessioni sono trasfuse nella musica, dando vita a un album che partendo dal jazz tradizionale e dalla sperimentazione abbraccia la forza e la bellezza della natura.

In questa recensione illumineremo alcuni tratti distintivi di questo pregevole lavoro. Continuate a leggere.

Onde Sonore e Creatività: I Dettagli di EARTHINGS

Se c’è un elemento che contraddistingue EARTHINGS è la sua capacità di trasmettere un connubio armonioso tra creatività e profondità emotiva attraverso ogni singolo brano. I Pure Joy, guidati dalla straordinaria Joy Grifoni, hanno plasmato un’opera dove ogni nota, ogni arrangiamento e ogni melodia raccontano una storia unica.

Il brano d’apertura, “KUUMBA,” ci trasporta nella celebrazione africana della fertilità, con una composizione che cattura la vitalità della natura. Nella successiva “UBUNTU,” l’interplay tra il tenor-soprano saxophone di Lorenzo Bisogno e il piano di Manuel Magrini crea un dialogo coinvolgente, incarnando il concetto di “umanità” con profonda intensità. La ninna-nanna “LULLABY FOR A CHILD BRIDE” si distingue per la sua delicata melodia, sottolineando la necessità di proteggere l’innocenza nei confronti delle spose bambine. “UWA DUNIYA”, con la sua fusione di vibrafono e piano, incarna la forza della madre terra in modo magistrale.

Ogni musicista contribuisce in modo unico alla ricchezza di EARTHINGS. La maestria di Davide Bussoleni alla batteria e l’abilità di Marco Bianchi su vibrafono e marimba, i virtuosismi pianistici di Manuel Magrini e di Mattia Manzoni, e la vibrante presenza della chitarra di Francesco Baiguera creano un’orchestrazione coinvolgente e armoniosa.

La presenza di “Pape” Siriman Kanoute alla kora e voce, insieme a “Bifalo” Kabinet Kouyate ai tamburi djembe, kalabassa e percussioni, conferisce un’atmosfera etnica e avvolgente a ogni traccia, arricchendo l’esperienza sonora. La partecipazione straordinaria di Seamus Blake come special guest aggiunge ulteriore maestria e complessità al già eclettico panorama musicale dei Pure Joy.

Il processo di registrazione presso tre diversi studi denota una cura ai dettagli. La stessa attenzione ai dettagli riversata sulla grafica del packaging curata direttamente da Joy Grifoni.

Natura, Note, e Liberta: La Visione di EARTHINGS

Esplorando più a fondo EARTHINGS entriamo nella mente e nell’anima di Joy Grifoni, la forza trainante dietro il progetto Pure Joy. La sua dichiarazione personale sull’album aggiunge un nuovo strato di profondità al nostro viaggio musicale. EARTHINGS è il riflesso profondo delle riflessioni di Joy, un viaggio artistico e umano attraverso la natura e la connessione umana.

Joy Grifoni ci invita a contemplare la ciclicità della vita, ispirata dalla filosofia cinese del Wu-Xing, e ad abbracciare la connessione tra ogni elemento della natura. La musica dei Pure Joy diventa, quindi, una nave che solca il mare della dimensione artistica, accogliendo il diverso come un tassello fondamentale nell’enigma della vita.

In conclusione, nonostante la sfida della bassa risoluzione audio a 128 kbps, il messaggio e la bellezza intrinseca di EARTHINGS emergono chiaramente.

I Pure Joy dimostrano un impegno verso contenuti socialmente rilevanti, rendendo questo album più che interessante per chi cerca non solo musica, ma un’esperienza emozionale e riflessiva. Attendiamo per il giudizio finale con l’auspicio di poter apprezzare appieno la qualità sonora di questa nuova opera di arte musicale, grafica e culturale.

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