Turning Point – Edoardo Liberati Synthetics Trio
Etichetta discografica: WOW Records
Data di uscita: 10/05/2024
HIGHLIGHTS
- “Turning Point” è un ascolto musicale tra jazz tradizionale e contemporaneo, firmato da Edoardo Liberati Synthetics Trio.
- L’album presenta nove brani distintivi, sette dei quali sono composizioni originali.
- Liberati ha cercato di creare un lavoro quanto più variegato possibile, offrendo all’ascoltatore vari punti di vista e varie sensazioni.
- Ha cercato un equilibrio tra semplicità e complessità nei brani, allineandosi all’idea di musicisti come Lage Lund, Gilad Hekselman, Brad Mehldau, John Scofield, eccetera.
- Edoardo ha fortemente voluto che questo disco fosse in formazione trio, in quanto questa formazione offre grande libertà espressiva nella performance e offre al contempo numerosi spunti dal punto di vista compositivo.
- Le note di rilascio presenti nel disco offrono ulteriori approfondimenti sull’album “Turning Point”.
- “Turning Point” ha suscitato l’interesse e l’ammirazione di critici e organi d’informazione.
Pochi artisti riescono a catturare l’essenza del jazz con la stessa maestria di Edoardo Liberati. Con il suo progetto, l’Edoardo Liberati Synthetics Trio, Liberati ci porta in un viaggio musicale che esplora sia il jazz tradizionale che quello contemporaneo.
Edoardo Liberati è un chitarrista e compositore italiano di Roma. La sua formazione musicale è stata arricchita da studi presso il Conservatorio di Rotterdam, dove ha avuto l’opportunità di frequentare seminari con insegnanti di fama mondiale. La sua carriera è stata segnata da numerosi riconoscimenti, tra cui la vittoria dell’“Erasmus Jazz Prijs” nel 2017 con il suo progetto “Liberati Quartet”.
Il suo ultimo lavoro, l’album “Turning Point”, è un esempio della sua abilità nel creare un dialogo tra il jazz tradizionale e quello contemporaneo. L’album, registrato presso lo studio Cicaleto ad Arezzo, presenta nove brani originali composti da Liberati, ad eccezione di due tracce.
Scoprite con noi tutti i dettagli di questo album e le sue esclusive peculiarità.
Turning Point
“Turning Point” di Edoardo Liberati Synthetics Trio è un album che si distingue per il particolare modo con il quale fonde quel jazz tipico dell’era bop con quello contemporaneo, con un occhio aperto su diversi ritmi e suoni che un buon musicista riconosce e apprezza da altri contesti – non ultimo un atteggiamento del Nord Europa. Edoardo Liberati ha saputo creare un dialogo tra questi diversi mondi, creando un suono individuale e riconoscibile.
Analisi delle Tracce
Ogni brano dell’album racconta una storia diversa, creando nove ambienti sonori differenti che si intrecciano tra loro. Questi brani rappresentano le diverse emozioni e sensazioni provate da Edoardo dal momento della scrittura, all’arrangiamento collettivo, fino alla ripresa acustica degli stessi. Ad esempio, il brano “Dear Jane” omaggia la musica pop e la dimensione offerta dalla chitarra acustica, con una melodia semplice e un’armonia non complessa.
Mentre “Porcelain” è un arrangiamento ed esecuzione collettiva di un brano non originale che omaggia i Red Hot Chili Peppers. Turning Point è l ’unica ballad dell’album, ispirata alle sonorità di compositori come Wayne Shorter o Lage Lund.
Ci hanno piacevolmente colpito “One For Uncle John” (Un omaggio a John Scofield, un chitarrista fondamentale nella formazione di Edoardo Liberati) e “Stardust” (Un riadattamento in chitarra solo di uno dei brani più belli della storia del jazz, composto da Hoagy Carmichael e, qui, ispirato dalla versione di George Benson).
Riteniamo, però, che i gusti personali non debbano influenzare le sensazioni e le emozioni che provano gli altri ascoltatori ma vogliamo solo evidenziare la diversità di influenze stilistiche ricevute da Edoardo.
Così come possiamo ancora evidenziare con le tracce “Small House” (Un brano delicato e ispirato alla bellezza della chitarra acustica e alla poetica del chitarrista Julian Lage) e “Round Town” (Un brano potente, con echi Rock e Fusion, ispirato al chitarrista Tim Miller).
I Dettagli Tecnici
L’album è stato registrato presso lo studio Cicaleto ad Arezzo da Francesco Ponticelli il 6 e 7 marzo. Tutta la musica è stata composta da Edoardo Liberati, eccetto la traccia 2 dei Red Hot Chili Peppers e la traccia 6 di Hoagy Carmichael.
L’album vede la collaborazione di Riccardo Marchese alla batteria e Dario Piccioni al contrabbasso.
Nella mente di Edoardo
In un’intervista esclusiva concessa al nostro programma radiofonico, Edoardo ha sottolineato che ha fortemente voluto che questo disco fosse in formazione trio, in quanto questa formazione offre grande libertà espressiva nella performance e offre al contempo numerosi spunti dal punto di vista compositivo.
Parlando dell’idea musicale che c’è dietro la stesura di questo disco, Edoardo ha voluto che questo lavoro fosse quanto più variegato possibile, cercando di offrire all’ascoltatore vari punti di vista e varie sensazioni. Ha cercato di scrivere con un’idea ben precisa, ricercando in alcuni brani la semplicità attraverso le melodie che dovessero essere cantabili, orecchiabili, sostenute da un’armonia complessa. In altri brani invece ha ricercato una maggiore complessità, con melodie più articolate dal punto di vista ritmico e un’armonia meno funzionale.
Edoardo crede che all’interno di un disco debba esserci un buon equilibrio tra semplicità e complessità e ha cercato di allinearsi all’idea di musicisti che ritenga importanti nella sua formazione come Lage Lund, Gilad Hekselman, Brad Mehldau, John Scofield, eccetera.
Commenti e Recensioni
Le note di rilascio presenti nel disco offrono ulteriori approfondimenti sull’album “Turning Point”.
Enrico Bracco, un noto musicista, ha elogiato la maturità musicale di Edoardo Liberati, la sua capacità di costruire linee eleganti e la sua grande consapevolezza della sua “voce”. Ha anche apprezzato le qualità di Liberati come compositore e arrangiatore.
Kevin Glasgow, un altro rispettato musicista, è stato colpito dalla profonda conoscenza musicale di Liberati, dalla sua impressionante abilità tecnica alla chitarra e, soprattutto, dal suo suono. Ha lodato la voce unica di Liberati e ha descritto l’album “Turning Point” come una bellissima dichiarazione artistica che cattura le idee compositive di Liberati e le meravigliose conversazioni musicali tra lui e i suoi colleghi artisti.
“Turning Point” di Edoardo Liberati Synthetics Trio ha suscitato l’interesse e l’ammirazione di critici e organi d’informazione. Un Magazine ha lodato la continua ricerca di nuove forme e suoni di Edoardo Liberati, sottolineando come l’album sia un segno distintivo di grande individualità. Un altro sito ha descritto l’album come un viaggio musicale che esplora sia il jazz tradizionale che quello contemporaneo, menzionando anche la formazione musicale di Edoardo Liberati a Rotterdam e la sua prima prova discografica come leader con “Everyday Life” nel 2022. Commenta quest’articolo per conoscere il magazine ed il sito a cui ci riferiamo.
Su YouTube, è stato pubblicato un teaser dell’album “Turning Point” che offre un assaggio dell’album e presenta i membri del trio.
Questi commenti sottolineano l’unicità dell’album “Turning Point” e l’abilità di Edoardo Liberati nel creare un suono distintivo e riconoscibile. Confermano ulteriormente l’importanza e l’impatto dell’album nel panorama musicale contemporaneo.
Conclusione
Abbiamo esplorato l’album “Turning Point” di Edoardo Liberati Synthetics Trio in dettaglio, dalle sue influenze musicali alla sua realizzazione.
Invitiamo tutti gli appassionati di musica ad un ascolto sonoro unico. Ascoltate l’album, scoprite le storie che racconta ogni brano e lasciatevi trasportare dalle melodie e dai ritmi.
Se avete l’opportunità, non perdete l’occasione di vedere Edoardo Liberati Synthetics Trio dal vivo. La loro performance dal vivo è sicuramente un’esperienza da non perdere.
Ricordate, la musica è un viaggio, e ogni album è una nuova avventura. Buon ascolto e buon viaggio con “Turning Point” di Edoardo Liberati Synthetics Trio.
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