Faces: il jazz dell’Erik Palmberg Quartet

Faces – Erik Palmberg Quartet

Etichetta discografica:

Data di uscita: 22 novembre 2024

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Erik Palmberg

1. Espressività e Collaborazione: L’album “Faces” si concentra sull’espressione individuale e collettiva dei membri del quartetto. L’intensa attività concertistica ha permesso ai musicisti di sviluppare una profonda sinergia, evidente nella fluida energia che permea la musica.

2. Approccio Innovativo all’Arrangiamento: Il processo di arrangiamento è collaborativo e spontaneo, con i musicisti che si confrontano apertamente per sperimentare le composizioni e le idee di Palmberg. Questo approccio contribuisce al suono distintivo del quartetto.

3. Fusion di Tradizione e Modernità: Il genere musicale di “Faces” si inserisce nel solco del jazz contemporaneo, fondendo l’influenza del bebop con un’apertura verso sonorità moderne. Il risultato è un’esperienza musicale coinvolgente e profonda.

4. Sensibilità Musicale e Talento Individuale: L’arrangiamento di Dromberg di “I Remember You” evidenzia la sua sensibilità musicale e la sua capacità di adattare i classici del jazz. Ogni membro del quartetto contribuisce con il proprio talento alla creazione di un suono di gruppo coeso.

5. Connessione Emotiva Profonda: La musica di “Faces” è pensata per risuonare a livello emotivo con l’ascoltatore. Il quartetto cerca di trasmettere un’energia costante e un flusso organico nella musica, creando un’esperienza che invita a confrontarsi con le proprie emozioni.

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Faces: il disco dell’Erik Palmberg Quartet commentato su YouTube

Erik Palmberg Quartet

Erik Palmberg, trombettista e compositore di Stoccolma, si è affermato nel panorama jazzistico svedese e tedesco. Noto per il suo stile elegante ed espressivo, Palmberg ha sviluppato un suono personale che fonde un’articolazione nitida con una profonda sensibilità musicale. “Faces”, il suo terzo album da leader, arriva dopo il successo di “In Between”, acclamato dalla critica e vincitore del sondaggio dei lettori di Orkesterjournalen come miglior album jazz del 2021.

Il quartetto, formato nel 2018, vanta una solida intesa musicale e un profondo legame tra i suoi membri. Oltre a Palmberg alla tromba e al flicorno, il gruppo comprende:

  • Anton Dromberg al pianoforte, un giovane talento descritto come “melodico, innovativo e tecnicamente impressionante”. Oltre all’attività concertistica con gruppi come Bear Garden e Alf Carlsson Quartet, Dromberg è un compositore e produttore pluripremiato per i suoi arrangiamenti per piccoli gruppi e grandi orchestre.
  • Niklas Wennström al contrabbasso, un musicista dalla solida esperienza maturata in gruppi prestigiosi come la Fredrik Norén Band e l’Elin Larsson Group, con cui ha vinto il premio “Jazz Group of The Year” dalla radio svedese nel 2011. Ha collaborato con l’élite dei musicisti scandinavi. La sua carriera lo ha portato ad esibirsi in tutta Europa e negli Stati Uniti..
  • Sebastian Voegler alla batteria, un musicista tedesco trapiantato a New York nel 1992 per studiare alla Mannes/New School of Jazz. Voegler ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del jazz internazionale, tra cui Jerry Bergonzi e Benny Golson, e si è esibito in festival di fama mondiale come il Jazz Baltica, il Mexico City Jazz Festival e il Cape Town Jazz Festival.
Erik Palmberg Quartet

Faces: Espressione e Interplay

Faces” nasce dall’intensa attività concertistica del quartetto, un periodo che ha permesso ai musicisti di approfondire la loro esperienza musicale condivisa e di sviluppare una sinergia espressiva ancora più forte. Come afferma Palmberg: “Faces è incentrato sull’espressione e sulla creazione di un ambiente musicale in cui tutti noi possiamo brillare, sia individualmente che come gruppo”.

L’album si distingue per l’approccio innovativo all’arrangiamento, frutto di un processo collettivo e spontaneo in cui i musicisti si confrontano in modo aperto e giocoso, sperimentando le composizioni e le idee musicali di Palmberg. Questo approccio si riflette nella fluida energia che permea l’intero album, sia nei momenti più energici che in quelli più intimi.

Un Sound Distintivo

Il genere musicale di “Faces” si inserisce nel solco del jazz contemporaneo, con un sound distintivo che fonde l’influenza della tradizione bebop con un’apertura verso sonorità moderne. Il risultato è un’esperienza musicale coinvolgente e profonda, apprezzata sia dagli appassionati di jazz tradizionali sia da quelli più aperti alle nuove tendenze.

Alcuni brani, come “French Flavors” e “Hits and Misses”, mostrano la vivacità ritmica e l’interplay serrato del quartetto, mentre “Daybreak” e “Silver Moon” rivelano un lato più introspettivo e melodico. Le due reinterpretazioni di standard, “I Remember You” di Victor Schertzinger (arrangiata da Anton Dromberg) e “Moon and Sand” di Alec Wilder, dimostrano la sensibilità del gruppo nell’approcciarsi a brani classici del repertorio jazzistico, infondendo loro una nuova luce e una profondità emotiva.

Domande a Erik Palmberg

  • Quali sono gli elementi chiave dell’estetica musicale e degli obiettivi artistici dell’Erik Palmberg Quartet?
    • Siamo sempre alla ricerca di modi per far fluire la musica in modo organico. L’energia deve essere sempre presente, anche quando suoniamo una ballad. Creare un ambiente in cui tutti possiamo brillare è molto importante.
  • In che modo l’album “Faces” si differenzia dai precedenti lavori del quartetto e cosa ha contribuito alla sua creazione?
    • “Faces” è più incentrato sul quartetto, non solo su come combiniamo le nostre voci individuali per creare un suono di gruppo, ma anche la parte emotiva è molto importante. La musica deve risuonare con tutti noi.
  • Quali influenze e ispirazioni hanno maggiormente plasmato lo stile musicale del quartetto?
    • Ci sono molte influenze dalle nostre diverse personalità. Ci siamo trovati ispirati sia dalla tradizione jazzistica che dalla curiosità verso la musica contemporanea di diversi generi. Sono contento di come abbiamo creato un suono distintivo con queste diverse influenze. Un’altra influenza sono alcuni dei grandi trii pianistici del mondo del jazz, l’interplay e il modo in cui la melodia e gli assoli fluiscono. Penso che abbiamo trovato un modo per mantenere quell’atmosfera, ma come quartetto.

Note di Registrazione

La registrazione di Faces è avvenuta in diverse sessioni tra il 2023 e il 2024. Le sessioni principali si sono svolte presso il Riksmixningsverket, con registrazioni aggiuntive presso lo Yardhouse Studio. Il missaggio è stato curato da Pål Svenre, mentre il mastering è stato affidato a Sofia von Hage e Thomas Eberger presso lo Stockholm Mastering.

Un’analisi di Faces con un tocco critico

Sebbene il comunicato stampa di “Faces” sottolinei l’esplorazione di diverse influenze musicali, sarebbe stato interessante avere nomi specifici di artisti o generi che hanno ispirato il quartetto. Questa mancanza di dettagli concreti rende difficile valutare appieno la portata della loro sperimentazione musicale.

Allo stesso modo, mentre il comunicato stampa evidenzia l’energia e l’espressività del gruppo, si limita ad accennare all’aspetto emotivo della loro musica. Una maggiore chiarezza sui messaggi o le emozioni che il quartetto desidera trasmettere attraverso “Faces” avrebbe arricchito la comprensione dell’album.

Tuttavia, l’enfasi sulla collaborazione e sul processo di arrangiamento collettivo suggerisce un approccio ponderato alla creazione musicale. La menzione specifica dell’arrangiamento di Dromberg di “I Remember You” offre un esempio concreto del talento individuale all’interno del gruppo, mentre l’affermazione che la musica deve “risuonare” con tutti i membri sottolinea l’importanza della connessione emotiva nella loro musica.

Un finale positivo

Nonostante le mancanze in termini di dettagli specifici sulle influenze e sui messaggi, “Faces” si presenta come un album promettente che mette in luce il talento e la crescita artistica dell’Erik Palmberg Quartet. La loro dedizione alla collaborazione, all’espressione individuale e alla creazione di un’esperienza musicale coinvolgente fa ben sperare per il futuro di questo gruppo. L’album sembra essere un passo avanti significativo nella loro evoluzione musicale, e sarà interessante seguire il loro percorso artistico nei prossimi anni.

Faces – Erik Palmberg Quartet

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