Far Horizons presenta un leggendario gruppo con i suoi 4 album in studio interamente rimasterizzati sotto la guida del suo leader: Brian Auger. Il lavoro è completato da un booklet con un intervista realizzata da Lois Wilson del Mojo Magazine a Brian con foto inedite del suo archivio personale.
Prima di questa avventura Brian Auger militava nella formazione dei The Steampacket, collettivo R&B, che vedeva la presenza di Julie Discroll e Rod Stewart, all’epoca due emeriti sconosciuti.
Con la formazione della nuova band, Auger invitò la Driscoll ad unirsi a loro. Nel frattempo, Julie era diventata la più grande cantante soul/pop del Regno Unito ma incarnava anche tutto quello che era una donna, una ragazza, alla moda degli anni ’60. Le colonne degli articoli di stampa, quindi, si duplicavano e moltiplicavano quando si doveva parlare di Julie Driscoll & Brian Auger & The Trinity.
Dal punto di vista strettamente musicale la band inizio subito a rompere e ad abbattere le barriere di genere. Nelle note di copertina di “Definitely What!”, album del ’68, Auger dichiarava che la loro musica “si trova lungo un linea retta tracciata tra pop e jazz e mira alla “fusione” di entrambi gli elementi”.
‘Fusion’ a quel tempo non era nemmeno un termine musicale riconosciuto, rafforzando le credenziali di Auger come creatore e innovatore.
“All’epoca il pubblico del jazz erano dei puristi. Hanno davvero guardato dall’alto in basso il rock e il pop”, spiega. “Ho avuto persone che attraversavano la strada quando mi vedevano, ero persona non grata a Ronnie Scott a causa della musica che stavamo facendo e per gli abiti che indossavamo”.
Brian Auger
Fortunatamente non tutto il pubblico dell’epoca aveva lo stesso sprezzante approccio.
Julie Driscoll, Brian Auger e The Trinity andarono in tournée negli Stati Uniti ed esplosero sugli schermi televisivi come ospiti di The Monkees. Ottenerò importanti successi posizionandosi nelle classifiche pop europee grazie a diversi singoli. Apparvero contemporaneamente in “Top Of The Pops” del Regno Unito nello stesso mese in cui furono protagonisti dei principali festival jazz europei – un’impresa che nessun altro atto ha eguagliato da allora.
Tra il 1967 e il ’70, Brian Auger ha vissuto un periodo di creatività senza precedenti:
1967 Open with Julie Driscoll,
1968 con Definitely What!,
1969 Streetnoise con la Driscoll,
1970 con Befour.
Questi 4 album portarono l’organo Hammond in nuove direzioni con la loro emozionante fusione di R&B, jazz e psichedelia.
Far Horizons
Far Horizons è tutto ciò, con le originali composizioni di Brian Auger e le loro personali rivisitazioni di composizioni del periodo. Tra essi figurano brani firmati da personaggi quali Miles Davis, Steve Winwood, Herbie Hancock o Wes Montgomery – solo per citarne alcuni.
Potete trovare Far Horizons in un doppio cofanetto di 5 LP pubblicato da Soul Bank Music e con Bar Code: 4062548040296
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