Freedom Rhythm di Giovanni Angelini è la nuova e meravigliosa uscita discografica della label indipendente A.Ma. Records di Antonio Martino.
Il progetto è sostenuto da “Programmazione Puglia Sounds Record 2022” a valere sul POC Puglia 2007/2013 – Azione “Sviluppo di attività culturali e dello spettacolo”.
Freedom Rhythm è il secondo capitolo della carriera artistica di questo eclettico compositore e batterista pugliese. Il disco è in uscita dal 15 luglio in tutti i migliori store fisici e digitali.
Giovanni Angelini, ricordiamolo, sfoggia un curriculum che parte con una Laurea conseguita al Conservatorio di Monopoli sotto lo sguardo geniale del compianto Gianni Lenoci. Giovanni ha proseguito la sua formazione artistico-musicale con Fabrizio Sferra e grazie a due masterclass con due giganti del jazz moderno: Dave Douglas e Eric Harland.
Nel corso del tempo Giovanni crea, sviluppa e nutre relazioni con altri attori del jazz italiano di elevato spessore tecnico e musicale. Alcuni di essi li ritroviamo in questo disco ma una delle relazioni più profonde è quella con Vince Abbracciante, anche lui in Freedom Rhythm.
Il disco conferma un impostazione di fondo presente nell’esordio discografico di Angelini, ma si smarca per una maggiore consapevolezza delle sue potenzialità univoche e senza influenze stilistiche generiche. Il senso di quello appena scritto si concentra nelle due parole che compongono il titolo: Freedom e Rhythm. Angelini si sente libero di esprimere quanto fin qui imparato, di iniziare un suo percorso di ricerca molto spinto e complesso ma pur sempre fruibile per l’ascolto.
L’altra particolarità di questo disco e che l’autore ha fatto eseguire, ai suoi compagni di musica, le sue composizioni ed, al contempo, a dargli i giusti spazi ed opportunità di espressione: han fatto jazz!
Citiamo la formazione completa:
Vince Abbracciante – Piano elettrico
Dario Giacovelli – Basso elettrico
Alberto Parmegiani – chitarra
Gaetano Partipilo – Sax Alto
Giuseppe Todisco – Tromba
Antonio Fallacara – Trombone
Giovanni Astorino – Violoncello
Simona Severini – Voce
Concludiamo mettendo in risalto il gradevole lavoro di artwork di Marina Cito che mette in risalto la passione per il ritmo dell’autore su un paesaggio libero e selvaggio. Dulcis in fundo, ma non ultimo, un plauso particolare a Tullio Ciriello per il pregevole lavoro svolto in sala d’incisione.
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