GAVAGAI: Standards e Composizioni Istantanee di Fattori e Sebastiani

GAVAGAI – Michele Fattori e Marcello Sebastiani

Etichetta discografica: Edizioni Musicali e Discografiche No.Ta.Mi.

Data di uscita: 24/11/2023

Il Jazz, da sempre un laboratorio di sperimentazione sonora, si rinnova attraverso il progetto straordinario di Marcello Sebastiani e Michele Fattori, intitolato “GAVAGAI”.

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Il disco nasce dalla fusione audace di standards classici e brani originali, tutti caratterizzati da composizioni istantanee senza alcuna traccia scritta. La filosofia di “GAVAGAI” attinge al free jazz, ma va oltre, focalizzandosi esclusivamente sulle prime note di ogni brano. Qui non si tratta solo di improvvisazione libera su una struttura predefinita, ma di un’elaborazione musicale totale, ispirata alle speculazioni filosofiche di W.Van Orman Quine. L’intento è chiaro: esplorare la piena libertà espressiva, creando un ponte tra il tradizionale e l’innovativo. Inizia il nostro viaggio nell’eclettismo sonoro di “GAVAGAI”.

Pronti a immergervi nelle prime note di questo viaggio musicale senza confini?

GAVAGAI: Trasparenze Sonore e Connessioni Profonde

A. Aspetti Caratterizzanti dei Brani

Ogni brano di “GAVAGAI” è una tessitura unica di suoni e emozioni, offrendo un viaggio eclettico attraverso la mente musicale di Fattori e Sebastiani. Da “Pithecanthropus Erectus” di Charles Mingus alla poetica “Lydia,” ogni composizione si distingue per la sua fusione di tradizione e innovazione. La suite “Triptych,” composta da Sebastiani e Fattori stessi, evoca immagini oceaniche con “Other Blue Seas,” seguito dal vivace “Yellow Ants” e dalla danza ritmica dei “Dance of the Red Hermit Crabs.”

GAVAGAI: il retro del disco
GAVAGAI: il retro del disco

B. Formazione dei Musicisti

La connessione tra Marcello Sebastiani al basso e Michele Fattori alla chitarra crea una sinergia unica. La mancanza di altri strumenti mette in luce la maestria e la complicità tra i due, permettendo alle prime note di ogni brano di diventare la guida principale.

C. Il Cuore della Registrazione

“GAVAGAI” è stato catturato in uno scenario che ha amplificato la sua autenticità. Il disco è stato registrato presso il Bess Studio di Pescara, dal Sound Engineer Claudio Esposito – un luogo che ha contribuito a catturare l’essenza cruda e spontanea del progetto. La scelta del luogo di registrazione è cruciale per la resa sonora, e qui emerge la magia del connubio tra artisti e ambiente.

D. Come e Dove Ascoltare il Disco

Per immergersi completamente nell’esperienza di “GAVAGAI,” consigliamo l’ascolto attraverso cuffie di alta qualità o un impianto audio di livello. La straordinaria varietà di toni e sfumature richiede un ambiente che permetta di apprezzare la complessità della registrazione. Il disco è disponibile su varie piattaforme digitali e può essere acquistato sul sito ufficiale di Edizioni Musicali e Discografiche Notami.

GAVAGAI: La Dichiarazione Sonora di Sebastiani e Fattori

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GAVAGAI: Il Messaggio dietro le Note

Oltre alla maestria tecnica e alla complessità delle composizioni, “GAVAGAI” si rivela come un’opera che va al di là della mera esecuzione musicale. Marcello Sebastiani e Michele Fattori sembrano dichiarare un messaggio profondo attraverso le note stesse, ispirato alle riflessioni filosofiche di W.Van Orman Quine. La scelta di titolare l’album con la parola “Gavagai” suggerisce una riflessione sulla sfida della traduzione e interpretazione in musica, aggiungendo uno strato di profondità concettuale al disco.

Pensiero Conclusivo

In conclusione, “GAVAGAI” è un’opera audace e impegnativa che si rivolge agli amanti del free-jazz e dell’esplorazione sonora. L’abilità virtuosistica di Fattori e Sebastiani è innegabile, e la loro dichiarazione artistica attraverso la musica è intrigante. Tuttavia, va sottolineato che la sperimentazione radicale del free-jazz può renderlo un’esperienza di ascolto impegnativa per chi cerca melodie più accessibili. La complessità delle composizioni richiede un ascolto attento e concentrato, sfidando l’ascoltatore a immergersi completamente nel mondo sonoro unico creato da questo talentuoso duo. In definitiva, “GAVAGAI” è un’opera che va apprezzata per la sua audacia e originalità, anche se la sua accessibilità potrebbe limitarne l’appeal al vasto pubblico.

Ogni riproduzione è vietata senza linkare la nostra fonte: Jazz in Family


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