Schiaffini & Armaroli
Smontare e ricostruire
Il pianista che tanto ha contribuito per un nuovo modo di fare jazz, negli anni ’40 del secolo scorso, viene, metaforicamente, analizzato, smontato e ricostruito: parliamo di Thelonious Monk e della sua musica. Non è certamente la prima volta che ciò avviene ma è certamente un modo insolito quello che Giancarlo Schiaffini e Sergio Armaroli fanno in “Deconstructing Monk in Africa“.
Deconstructing non è un album di cover arrangiate in modo diverso. Deconstructing non è un album con un X numero di brani e non è un album di facile ascolto. Questo è un album con una lunga, unica, suite di quasi un ora in cui due veterani e Maestri della musica continentale europea creano un documento di forte impatto culturale e motivo di studio per gran parte dei musicisti d’oggi.
Strumenti, quali strumenti?
Volendo banalizzare e semplificare il tutto possiamo dire di essere di fronte ad una sfilata di strumenti musicali poco noti al pubblico, ma non è così. Infatti, Armaroli suona vari tipi di strumenti, soprattutto a percussioni, che già solo per questo rendono importante il disco. Chi conosce il balafon cromatico, il water drum, il calebasse, il talking drum, e poi mbira, shaker(s), bull-roarer… ? Credo che siano pochi quelli che possono rispondere senza andare a vedere su un motore di ricerca. Da qui si potrebbero aprire nuovi scenari compositivi e di arricchimento strumentale per nuove composizioni.
Deconstructing Monk in Africa
“Deconstructing Monk in Africa” è una suite in cui i due Maestri propongono l’improvvisazione che fa da raccordo tra Thelonious Monk, l’Africa e la musica contemporanea europea.
La musica del “Monaco” compare e scompare tra i vari suoni degli strumenti e dell’elettronica utilizzata. Ora acuita da ritmi africani, o da improvvisazioni di trombone, sono i blues di Monk quelli che possiamo intrasentire in questa suite che ha anche un cuore che batte per la cultura musicale europea. Straight No Chaser, Blue Monk, Misterioso e Something in Blue sono certamente tra i temi più facili da riconoscere.
Il duo commenta così, nelle note sul disco, l’intero lavoro:
Un lavoro importante che verrà pubblicato con l’etichetta pugliese Dodicilune, a gennaio 2021. sotto l’egida del produttore Maurizio Bizzochetti e di Pierpaolo Lala responsabile dell’ufficio stampa.
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