Introducing – Jeppe Zacho
Etichetta discografica: April Records
Data di uscita: 12 gennaio 2024
Jeppe Zacho, talentuoso sassofonista e educatore, ha recentemente dato vita al suo primo album, un’opera tanto attesa quanto eccezionale. Questo progetto, intitolato “Introducing Jeppe Zacho,” è il risultato di una carriera instancabile nel circuito jazz di Copenaghen, in cui Zacho ha contribuito a ensemble noti come Jazz Five, Jack Street e The Counterfictionals. La sua decisione di presentare un progetto in proprio è un passo significativo nella sua carriera, e l’album è il frutto di una visione musicale matura che abbraccia il bop e si spinge ben oltre. Con “Introducing”, il musicista offre uno sguardo approfondito non solo alla sua maestria strumentale, ma anche alle molteplici influenze che hanno plasmato la sua identità musicale unica. Per Zacho è arrivato il momento di svelare le sue capacità compositive e cimentarsi per la prima volta come leader di un ensemble.
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Dentro il Disco: Analisi di ‘Introducing’
L’ascolto di “Introducing Jeppe Zacho” è un’esperienza immersiva che svela il talento e la versatilità di Zacho attraverso una serie di tracce che abbracciano il passato e il futuro del jazz.
L’album inizia con ‘Self-Express’, un brano che trae ispirazione dalle vibrazioni soul di ‘Express Yourself’ di Charles Wright & The Watts 103rd Street Rhythm Band. Zacho ha adottato un approccio simile a Ornette Coleman nel suo tema, mescolato a un’ampia improvvisazione.
‘Loyal Soldier’ è influenzato dal termine psicologico omonimo, con Zacho che applica tale concetto al suo sviluppo musicale, superando ostacoli tecnici per allontanarsi dalle convenzioni musicali. Il brano è composto nella raramente utilizzata scala di Fa minore, con alcuni intricati cambi di firma temporale. ‘Rendezvous’ guadagna il suo titolo poiché è costruito su un motivo che cerca ripetutamente di incontrarsi.
‘El Bravado’, traducibile come ‘Il Coraggioso’, rappresenta la difesa di Zacho del suo amore per Cuba attraverso una composizione jazzosa. In questa traccia e in ‘Loyal Soldier’, il talentuoso conguero cubano Eliel Lazo suona alle congas.
‘Omnivore’ si ispira agli animali che abitano zone inabitabili, adattando la loro dieta per sopravvivere.
‘The Sweet One’ è un omaggio all’amata di Jeppe Zacho, cercando di ritrarre i suoi aspetti fantastici attraverso la musica.
‘Bülow’s Way’ è un tributo al suo insegnante di sax, Christina von Bülow, ai tempi del Conservatorio Ritmico di Copenaghen. Nonostante la popolarità di rock e free jazz durante quel periodo al conservatorio, Zacho ha seguito una strada diversa, incorporando melodie e approcci al sax appresi da Christina von Bülow.
Il quintetto e la registrazione
Ogni brano è interpretato dal suo quintetto dei sogni: logicamente Jeppe Zacho al sassofono tenore, Jonas Due alla tromba e flicorno, Thomas Bornø al piano, Anders Fjeldsted al contrabbasso e Henrik Holst Hansen alla batteria. Non dimentichiamo la presenza del già citato Eliel Lazo alle congas.
Registrato negli studi “The Village Recording” in Danimarca tra il 24 e 25 novembre 2022, sotto l’abile direzione di Thomas Vang, l’album cattura la magia dell’esecuzione dal vivo. La scelta di Henrik Holst Hansen per la missione di mixaggio e mastering si rivela vincente, mantenendo intatta la cruda energia di ogni registrazione e trasmettendo un suono fresco e moderno.
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Il Messaggio di Jeppe Zacho e il Verdetto dei Critici
Il fascino di “Introducing Jeppe Zacho” non si esaurisce nella maestria tecnica e nell’eclettismo delle tracce, ma si estende anche alle profonde dichiarazioni personali di Jeppe Zacho intessute nell’album.
Nelle note di copertina, Zacho svela la genesi dei brani. Il sassofonista danese sottolinea come ogni brano sia un viaggio nelle diverse sfaccettature della sua identità musicale e personale. Dal tributo a un insegnante che lo ha formato, a un’ode al suo amore, alla riflessione sulla cultura musicale cubana, e infine all’omaggio a un classico soul/funk degli anni ’70, Zacho dipinge un ritratto vivido e variegato di sé stesso attraverso la musica.
Le dichiarazioni di Zacho, risuonano nelle recensioni di critici esperti. In Inghilterra lo descrivono come “modern jazz in the old-fashioned way”, sottolineando la piacevole energia e le solide composizioni che richiamano l’era Blue Note degli anni ’60. Bandcamp e Vento Azul concordano sul tono progressista e fresco del disco, enfatizzando la capacità di mantenere l’energia cruda e l’emozione dal vivo dei classici senza tempo.
Il nostro pensiero
Il disco di Zacho emerge come un punto di incontro, la sua vena compositiva e direttiva si muove con agilità tra generi e stili. Il lavoro di Zacho si inserisce in modo significativo nel panorama jazz contemporaneo, anche se il nostro giudizio, in sintonia con altri critici, suggerisce la possibilità di ulteriori esplorazioni per definire un suono distintivo ancor più personale. Non c’è dubbio che l’album offre un’esperienza di ascolto piacevole e familiare, trovando un equilibrio armonioso tra elementi conosciuti e innovativi che lo renderà sicuramente apprezzato dai fan del jazz a qualsiasi livello.
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