Electric Funk – Jimmy McGriff (1969)

Se stai cercando la colonna sonora definitiva da abbinare a quel bel film di Blaxploitation che hai nella testa, Electric Funk, questo piccolo gioiello è quello giusto.

Blaxploitation

Per chi non ricorda cosa significa e cosa era la Blaxploitation riportiamo l’introduzione della spiegazione fornita dal famoso Wikipedia:

 La Blaxploitation – fusione delle due parole inglesi black (nero) ed exploitation (sfruttamento) – è stato un genere di film che nacque negli Stati Uniti, nei primi anni settanta, quando molti film d’exploitation furono realizzati a basso costo avendo come pubblico di riferimento gli afroamericani.

Electric Funk

Electric Funk è uno dei tanti dischi dell’organista jazz Jimmy McGreen. Fù realizzato e distribuito nel 1969 dalla famosa casa discografica Blue Note. La coerenza di questo disco, a quello stile di quel periodo, è talmente forte che potrebbe essere considerato quasi un concept-album.

I riff sono ispirativi e la sezione ritmica non è da meno. Il team di basso e batteria è composto da due giganti del periodo, due session-man che rispondevano ai nomi di Chuck Rainey e Bernard Purdie. Pur non essendoci certezze sulla presenza del duo Rainey & Purdie, il loro modo di suonare  è così unico che non può essere di nessun altro, secondo molti esperti. La creatività di McGriff e le chitarre completano il lavoro facendolo considerare come uno dei migliori album di soul-jazz della fine degli anni ’60.

L’intera cosa  evoca l’epoca così con successo che vi sembrerà di uscire da una macchina del tempo e girare per le strade di una grande città americana del 1970. Avrete la sensazione di interpretare il ruolo del detective Shaft o delle tante eroine sexy interpretate ad esempio da Pam Grier o da Jeannie Bell. Ma il tornare indietro nel tempo, in questo caso, non significa “datato” perché la registrazione è ottima e i brani sono fantastici, ricchi di tanti eventi musicali che ripagano un ascolto ripetuto.


Scopri di più da Jazz in Family

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un tuo commento