La Gare – Andreas Toftemark
Etichetta discografica: April Records
Data di uscita: 17 novembre 2023
Benvenuti nell’affascinante universo musicale di Andreas Toftemark, dove il jazz si fonde armoniosamente con le influenze nordiche europee.
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Il suo secondo album, “La Gare“, è una testimonianza delle esperienze musicali di Toftemark, che ha vagato per New York, Parigi, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca… nei suoi ultimi dieci anni. Questo lavoro rappresenta non solo la continuazione del suo acclamato album del 2021, ‘A New York Flight‘, ma anche un’affermazione della sua identità musicale ricca e sfaccettata.
“La Gare” è un’esperienza d’ascolto che mescola il fervore dell’hard bop degli anni ’60 del secolo scorso con il contemporary-jazz danese, il tutto condito con influenze provenienti dal mondo delle tradizioni folk nordiche europee.
Andreas Toftemark, co-fondatore di ‘A Plane To Catch‘ e membro degli ‘Oh People’, sfoggia la sua maturità artistica in questo nuovo capitolo. L’album è un caleidoscopio di otto composizioni originali, ognuna un capitolo di una storia o un luogo che ha plasmato l’identità musicale di Toftemark. Questo non è solo un album, ma un diario sonoro che cattura momenti significativi della vita dell’artista.
Toftemark ha riunito un ensemble di talentuosi musicisti danesi, tra cui Matthias Petri al basso, Calle Brickman al piano e Andreas Svendsen alla batteria, la stessa sezione ritmica degli artisti OTOOTO di April Records. Ma la sorpresa arriva con l’inclusione del rinomato trombettista britannico Gerard Presencer, il cui caldo suono ed esperienza ritmica portano una nuova dimensione al gruppo. Insieme, questi musicisti creano otto tracce originali che rappresentano luoghi e storie significative nella crescita musicale di Toftemark. La combinazione di questi virtuosi crea un’atmosfera unica che fonde la complessità europea con l’atteggiamento incisivo americano.
‘La Gare’ in Dettaglio”
Entriamo ora nel cuore pulsante di ‘La Gare’, dove ogni traccia è un capitolo di un viaggio musicale ricco di emozioni.
Un’Analisi Traccia per Traccia:
La title track, “La Gare“, è un omaggio a un jazz club parigino che Andreas ha frequentato per 5 mesi. Il significato, però, è stazione ferroviaria ed una linea di basso iniziale, poi ripreso dall’intero quartetto, indica il movimento del treno sui binari.
“Waltz for Alex” è una dedica a un ex coinquilino a Washington Heights, New York. La ballata scorre con grazia, guidata dalla maestria al pianoforte di Calle Brickman, creando un quadro sonoro intimo e nostalgico. Il tema viene sviluppato con un intenso dialogo tra sax e tromba. Lo stesso interplay è evidente anche in “Peers“, una composizione che vede la ritmica di Matthias Petri e Andreas Svendsen sottolineare la maestria improvvisativa del duo di fiati. Il groove iniziale ricorda lo standard di John Coltrane, All or Nothing at All, incluso nell’album Ballads.
“Dagmar” è una “dedica” al sassofono di Toftemark, acquistato mentre era a Parigi. Anche qui ascoltiamo un’energia, da parte di tutto il quartetto, che trae ispirazione dal bebop mentre Toftemark rimarca l’influenza subita da Coltrane e dagli altri grandi musicisti jazz americani.
“November in Paris” è l’affresco sonoro di una fredda serata tra le strade di Parigi, con il trio ritmico che dipinge il paesaggio sonoro mentre il sassofono e la tromba conducono un pacato ma serrato dialogo musicale.
Ci colpisce anche “Song for J“, una breve e intensa ballad scritta a Copenaghen durante la pandemia da Covid-19. Brickman apre in modo commovente, le whip sticks di Svendsen ampliano la gamma di frequenze udibili con un suono sfumato e controllato, e verso la fine del brano i fiati di Toftmeark e Presencer si fondono piacevolmente.
“Hopefully“, scritta quando era a Berlino, è un’armonia swingante che descrive una visione in un mondo migliore. Chiude il lavoro “Chimney Lullaby”, che trae ispirazione da due classici quali Lullaby of Birdland, di George Shearing, e Green Chimneys di Thelonious Monk. Scritto anche questo durante l’isolamento pandemico, il brano esprime l’esigenza di un party danzante grazie ad un intenso e selvaggio swing.
Formazione e Registrazione:
La magia di “La Gare” si deve alla coesione della formazione ma anche al luogo dove è stato registrato, il Village Recording – uno studio di registrazione di spicco in Danimarca, che ha catturato la vivacità e l’interplay spontaneo della band. Henrik Holst Hansen ha curato tutta la parte tecnica e la produzione, quest’ultima in collaborazione con Andreas.
Copertina e Atmosfera Visiva:
La copertina di “La Gare” è essenziale ma d’impatto grazie al design di Enrico Andreis e le foto di Rebeca Buenostro, che hanno catturato visivamente l’anima del disco. L’arte riflette l’eleganza retrò e la modernità intrinseca alla musica di Toftemark, aggiungendo un elemento visivo all’esperienza complessiva dell’album.
Dove e Come Ascoltare:
Per immergersi completamente in “La Gare“, consigliamo di ascoltarlo in un ambiente tranquillo con un buon sistema audio. L’album sarà disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming. Per un’esperienza sonora ottimale, potrebbe valere la pena esplorare la versione fisica, CD o vinile, ove possibile. I dettagli intricati delle composizioni di Toftemark e l’interplay della band sono da assaporare appieno in un’atmosfera dedicata.
Alla Scoperta del Cuore: Il Messaggio di “La Gare”
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Mentre ci addentriamo nell’ultima parte di questo viaggio attraverso “La Gare“, è imperativo esplorare il messaggio personale che Andreas Toftemark ha tessuto nella trama musicale di questo album avvincente. Ogni artista porta con sé una dichiarazione implicita attraverso la propria musica, e Toftemark non fa eccezione.
In una recente intervista, Toftemark ha condiviso che “La Gare” è più di un insieme di tracce; è una dichiarazione personale, un’esplorazione delle sue radici musicali e un omaggio ai luoghi che hanno plasmato la sua identità sonora. La commistione di influenze nordiche europee e del fervore americano del jazz tradizionale si traduce in un linguaggio musicale unico e ricco di sfumature. “La Gare” diventa così una testimonianza di come la musica possa trascendere dai confini geografici, collegando culture e esperienze in un unico arco narrativo.
In ogni traccia, Toftemark sembra condividere pezzi della sua storia, dall’omaggio al jazz club parigino alla dedica a un compagno di stanza a New York. Le composizioni sono connesse da un filo narrativo che intreccia il personale con l’universale. Toftemark trasforma le esperienze in arte, offrendoci un’opera musicale che parla direttamente all’anima.
Andreas Toftemark ha creato un lavoro che va oltre le barriere stilistiche, abbracciando un’ampia gamma di influenze per consegnare un’opera autentica e appassionante. Che siate appassionati di jazz o esploratori della musica in generale, questo album offre una intensa ed immersiva esperienza di ascolto musicale. “La Gare” è più di un disco; è un invito a esplorare la ricchezza della musica (di Andreas Toftemark) e a lasciarsi trasportare dalla sua straordinaria narrativa sonora.
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