La puntata 79 del 25 gennaio 2018: anticipazioni ed informazioni.

La puntata 79 offre una grafica di presentazione differente da quelle che di solito vi proponiamo.

Non abbiamo le solite copertine di dischi che ci danno un anticipazione di quello che ascolteremo. Questa settimana troviamo degli oggetti che, comunque, danno un idea della puntata.

Commentiamoli:

  1. Un paio di cuffie: indicano un invito ad isolarsi da quello che ci circonda per prestare un ascolto speciale, particolare, alla musica che è possibile ascoltare con esse;
  2. Un termometro digitale: indica lo stato di salute che, in queste settimane, molti, a partire da noi stessi, ci troviamo a causa di una delle influenze più pesanti degli ultimi 15 anni, circa. Speriamo che voi siate tutti in buone condizioni di salute e poter godere al meglio la musica che abbiamo scelto;
  3. Una statuetta simboleggiante un grammofono: la statuetta simbolo dei Grammy Award. Uno dei più prestigiosi ed ambiti premi che un musicista possa desiderare nella sua carriera artistica. I premi, quest’anno, verranno assegnati la sera del 28 gennaio a New York per la sessantesima volta nella storia.

La puntata 79

Dunque, sembra chiaro il programma di questa puntata. Vi aspettiamo per ascoltare, insieme, alcuni brani tra quelli che, nella notte tra il 28 e il 29 in Italia, si contenderanno l’ambita statuetta. A New York la competizione non riguarderà solo il jazz ma sfilerà il gotha della musica mondiale. Sono previste tre ore e mezza di grande spettacolo. Tutti i dettagli li forniremo nel “Terzo Tempo” del nostro appuntamento, qui sul blog.

Ora, però, vogliamo dare seguito a quanto abbiamo avviato nello scorso articolo di presentazione puntata. Ricordate?

Seconda puntata

E’ il momento di chiarire e sottolineare uno dei tanti aspetti delle attività di “Jazz in Family”.

Il nostro klaim è: il luogo dove le varie anime del jazz si ritrovano in famiglia. Volendo cambiarlo, o aggiungere altro o spiegarlo meglio,  potremmo dire: il luogo dove le varie anime del jazz diventano familiari, popolari. Si, popolare, perché il jazz, in origine, era musica per tutti.

Noi proviamo a portare il jazz nella quotidianità: nella vostra autoradio, nei momenti di svago o quando studiate o lavorate, nei momenti in cui accendete la musica in bagno o mentre fate sesso con la vostra, o il vostro, partner.

Le prime grandi orchestre jazz vennero fuori dalle Brass Band di New Orleans nei primi anni del ‘900. Pur essendo nate per accompagnare i loro concittadini nell’ultimo viaggio, esse davano vita a momenti di grandi e leggendarie sfide musicali. Le “Rap Battle” che oggi siamo abituati a vedere, anche negli spettacoli televisivi italiani, non sono nulla di nuovo.  Queste band animavano i malfamati locali che si trovavano tra Basin’ Street, Franklin, Iberville o St. Louis Street. Non si suonava musica da funerale ed in esse passarono gente come Nick La Rocca, “Kid” Ory, Jelly Roll Morton, Clarence Williams, “King” Oliver e lo stesso Louis Armstrong.

Per favore, vogliamo essere comprensivi, ma non ci fate sentire più certa musica spacciandola per jazz!

Se avete voglia di ascoltare in diretta radio la puntata 79, questa settimana provate a sintonizzarvi sulle frequenze di Radio Divina FM o sul suo web player. Cliccate sul logo per andare sulla loro pagina web.

Ancora una volta vi aspettiamo in tanti con la certezza che non ci farete mancare il vostro supporto. Preparate, le cuffie, semmai un buon libro ed un caldo plaid, ma, sopratutto, siate… IN FORMA!!!


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2 commenti

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  1. Grandi, mi piace come raccontate il jazz rendendolo più accessibile e godibile a tutti… A volte la parola Jazz fa paura, associata a qualcosa di complicato, aspro, di difficile comprensione ed osmosi con altri generi; è vero proprio il contrario…!!! Direi che tanti hanno perso il vero senso di questa spina dorsale della musica moderna… Il Jazz è infatti l’essenza stessa di tutta la musica moderna e dei nostri giorni, rappresentata da una variegata ed importante frammentazione di stili, più o meno uno ogni 10 anni, ognuno dei quali ha dato a sua volta forma ad altri generi e sub-generi…
    E’ normale perciò che il neofita o l’ascoltatore casuale che ignora tutto ciò, si perda ed abbandoni il piacere di scoprire che in questo albero genealogico del jazz, c’è sicuramente uno stile adatto ad ognuno di noi… che magari piace, già si ascolta, ma non si ha la consapevolezza, che alla fine, tutto riconduce sempre al Jazz… all’origine!!!

    • Grazie Roberto, belle ed importanti parole. Sottolineeremo e metteremo in risalto: “c’è sicuramente uno stile adatto ad ognuno di noi… che magari piace, già si ascolta, ma non si ha la consapevolezza, che alla fine, tutto riconduce sempre al Jazz… all’origine!!!”
      Proprio da dove siamo partiti noi!