La puntata 90 di Jazz in Family ci dà la possibilità di giocare, forse per l’ultima volta, con la cabala dei numeri. Tutti sanno, infatti, che il 90 è il numero con il quale si indica La Paura. 

Noi abbiamo spesso paura quando lavoriamo a preparare qualcuna delle nostre attività. Sapete che siamo dei neofiti nel mondo del jazz e quindi ogni volta che:

• Davide deve preparare una grafica, sopratutto in riferimento a dischi o personaggi del passato, ha paura di dissacrare la storia del jazz;
• quando Domenico, invece, deve mettere in sequenza dei brani, quasi a mixarli, inizia a sudar freddo per la paura di tagliare una nota fondamentale di quel brano;
• Mario, da parte sua, scrive i testi dei programmi con due settimane di anticipo ed ogni sera se li rilegge prima di andare a dormire: dice che la notte deve rifletterci sopra. Bhòò!?

La paura di esagerare o sbagliare nelle cose che facciamo assale tutti, chi più e chi meno. Eppure, a volte esageriamo. Esageriamo ancor di più quando giudichiamo senza conoscere.

Pensate, alcuni giorni addietro abbiamo ricevuto una puntualizzazione su un articolo nel quale indicavamo un sassofonista come di… colore/nero. “Iniziate proprio male”, fu il commento, “Cosa volete dire?”. Furono più o meno queste le parole iniziali di un dialogo che per fortuna si è concluso bene. Eppure tra di noi c’è uno che è di credo ebraico, con un genitore curdo e l’altro palestinese, è nato negli States ed è anche “Nero” 🙄 .     

Spesso esageriamo, nel parlare o nell’avere paura, ed è per questo che è importante la musica, ci tranquillizza. Diventano importanti, anche, momenti come l’International Jazz Day del 30 aprile, ricorda l’importanza del dialogo. 

Da questa settimana aggiungiamo alla nostra grafica anche i loghi dell’evento che, quest’anno, si terrà a San Pietroburgo (Russia). Non abbiamo definito, ancora, un nostro specifico impegno per quella giornata, ci proveremo. Ciò nonostante, il nostro impegno in tal senso e continuo tutto l’anno.