La puntata del 21 febbraio 2019 #121

La puntata del 21 Febbraio 2019 ci dà l’opportunità di creare davvero un TERZO TEMPO.

Come ben sapete, questa nostra rubrica settimanale trae spunto dal momento di convivialità che caratterizza il gioco del rugby, gioco tanto duro ma tanto socializzante. 

Questa settimana focalizziamo la nostra attenzione, in modo particolare, su due nuovi dischi che in qualche modo abbiamo già presentato in altri articoli del nostro blog. Ognuno dei due merita particolare attenzione per i motivi che meglio descriviamo di seguito.

Uno dei due, senza necessità di dichiarare quale, ci permette, però, di evidenziare e sottolineare l’importanza, e il ruolo, delle diverse forme di informazioni esistenti per il jazz e per qualunque altra notizia. Questo disco ci diventava noto per un normalissimo post di facebook.

In un mondo in cui siamo bombardati da milioni di notizie, riprenderne alcune e presentarle in modo diverso, o commentarle con un punto di vista alternativo, può solo fare bene. Ma, sopratutto, non è detto che tutti leggano, o parlano, con la stessa fonte. L’importante è avere l’onestà intellettuale di dare il giusto riconoscimento alla fonte principale.

Ringraziamo quanti, sopratutto a titolo personale e gratuito, postano, in vari modi, informazioni sul jazz. Spesso cerchiamo di anticipare le notizie ma tante volte vi copiamo spudoratamente. Noi ci guadagniamo tanto, in ottimismo: siamo convinti di stare a creare un punto d’incontro, dal basso, per il jazz.

Jazz in Family è il luogo dove le varie anime del jazz si ritrovano in famiglia, non solo come musica proposta ma anche come spazio aperto a chi vuole promuovere e/o parlare di jazz.   

Non abbiate paura a farvi avanti e a contattarci. 

Questa Settimana

  1. Il podcast e la playlist
  2. Il mini commento su alcuni album
  3. La Top Jazz Album
  4.  …on tube!!!

Il Podcast

Prima di tutto, ecco il player per poter ascoltare la nuova puntata di Jazz in Family. Puntata che, come consuetudine, è andata in onda sulle radio che trasmettono il ormat radiofonico.

La playlist della settimana

TitoloArtista/GruppoAlbum
Hit the DirtJeff Ballard, Lionel Loueke, Kevin Hays, Reid AndersonFairgrounds
Re: Person I KnewJamie Saft, Steve Swallow, Bobby PreviteYou Don’t Know the Life
Dear Old ThingNick Walters, The Paradox EnsembleAwakening
The Rush BeginsWandering Monster, Sam Quintana, Ben Powling, Calvin Travers, Aleks Podraza, Tom HighamWandering Monster
How We DoJoshua Redman QuartetHow We Do
Butch and ButchRenato Podestà, Gianluca Di Ienno, Roberto Lupo, Sandro GibelliniFoolish Little Dreams
Sing This SongQuintetto Lo GrecoJazz Fever
Blues Is MoreClaudio AngeleriBlues Is More
La belle vie pour mauriceAldo Romano, Emmanuel Bex, Philip CatherineLa belle vie

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming) 

Blues is more - Claudio Angeleri
Blues is More - Claudio Angeleri

Presentare, meglio ancora sottolineare, un prodotto musicale che presenta particolari passaggi tecnici è un compito che deve essere svolto solo da chi ha acquisito nozioni, competenze ed esperienze, in tal senso. Ciò nonostante, comprendere la sua importanza e farla notare ad altri è un aspetto che tutti possiamo farcene carico.

Per carità, ci sarà anche chi, in questo lavoro, troverà delle pecche, semmai anche evidenti, ma siamo tutti soggetti a fallire. D’altronde, essere perfetti, ed avere la sicurezza di essere perfetti, ci porterebbe a saper volare come Peter Pan, cosa che nessuno sa fare. 

Questo disco di Claudio Angeleri lo abbiamo già presentato, seppur con le sue stesse note di rilascio, nell’articolo che potete leggere cliccando sulla front-cover del disco.

Ci piace, però, attirare nuovamente la vostra attenzione su di esso per invogliarvi ad ascoltarlo con maggiore attenzione.  Semmai, risentite anche le composizioni originali confrontandole con quelle ri-arrangiate da Angeleri (7 by Bud Powell, 8 by Duke Ellington, 9 by Thelonious Monk/Jon Hendricks). Dare peso al lavoro di ricerca e studio condotto da Angeleri, questo è il nostro intento. L’attenzione posta da Claudio Angeleri alle idee di Ernest Levy, sarà un aiuto per comprendere l’evoluzione, e il grado di miglioramento, della musica d’improvvisazione per molti stessi musicisti. Sarà, certamente, un opportunità di ascolto, per un pubblico normale, che ricerca dei suoni, non noiosi, in cui i momenti improvvisativi, nati sui temi portanti, offrono momenti di ricordi passati per un futuro ancora tutto da costruire con un reale ottimismo.      

Opportunamente segnaliamo la tracklist:

1 – Voicings
2 – Seascape
3 – Blues is more
4 – Paths
5 – Absolutely
6 – Easy
7 – Dance of the infidels
8 – A new world a comin
9 – Monk’s dream
10 – Dixie

Foolish Little Dreams - Renato Podestà
Foolish Little Dreams – Renato Podestà

Come per il disco precedente, anche con Foolish Little Dreams vogliamo soffermarci a sottolineare alcuni particolari non evidenziati nel'articolo richiamabile cliccando sulla front-cover del disco. Particolari poco evidenziati nemmeno nel programma radiofonico/podcast.

In realtà, più che evidenziare aspetti strettamente legati al disco, vogliamo evidenziare aspetti, per così dire, “sociali” del chitarrista piacentino Renato Podestà.

Renato Podestà è uno dei due chitarristi della formazione di progressive swing dei Sugarpie and The Candymen, l’altro è Jacopo Delfini. Chi non conosce bene, o ricorda i due nomi citati, può approfondire le loro bio cliccando sui nomi, meglio ancora ricercando e riascoltando la loro musica. 

Entrambi i chitarristi hanno sfornato due dischi completamente differenti tra di loro e rispetto alle produzioni a firma della band. Entrambi i dischi vedono il sostegno morale, e anche compositivo (in qualche caso), da parte dei componenti dei “Sugarpie”. Questa è la particolarità che intendiamo evidenziare perché riteniamo che sia un momento altamente edificante per il jazz italiano. Il continuo scambio di ruoli, idee e confronti non può che fare bene a loro e a noi, che vogliamo ascoltare solo della bella e coinvolgente musica.   

L’esperienza disgiunta dei due chitarristi, con il sostegno della loro band, ci pone già nella trepida attesa di un nuovo disco, di gran valore, della Sugarpie and The Candymen.

TOP JAZZ ALBUM

Non vi dimenticate di dare uno sguardo alla nostra TOP JAZZ ALBUM. Se pensate che sia una banalissima classifica ponetevi qualche domanda su di essa e leggete la pagina F.A.Q. on TOP JAZZ ALBUM.

... on tube!!!

Per concludere, ecco a voi alcuni dei brani inseriti nella playlist radiofonica in formato video. 

Buona visione!!! 

Attivate le notifiche per il prossimo appuntamento di TERZO TEMPO e non mancate di esserci.

Bye, bye!!!

La puntata del 21 febbraio 2019

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