La puntata del 22 novembre 2018 #109: TERZO TEMPO

La puntata del 22 novembre 2018 ci ha offerto molti spunti per presentarvi novità discografiche che possono avvicinare tante persone al jazz. Alcuni di questi dischi colgono, inoltre, aspetti interculturali approfonditi nella sezione dei due album proposti in evidenza.

Dalla scorsa settimana abbiamo un nuovo spazio che arricchisce ulteriormente la rubrica di TERZO TEMPO. Per la prima volta ve la evidenziamo: sono i video dei brani ascoltati nel programma radiofonico. I dettagli li trovate nel capitolo dal titolo “…on tube“.

Andiamo, però, con ordine è partiamo con l’indice degli argomenti

Questa settimana:

  1. Il podcast e la cover grafica
  2. La lista dei brani presentati
  3. Il mini commento su alcuni album
  4. …on tube

Podcast & Cover

La grafica della cover del podcast di questa settimana può trarre in inganno. Qualcuno potrebbe pensare che abbiamo scelto un immagine di Cleopatra o di qualche altra regina dell’antico Egitto. 

Se non avete intuito subito di chi si tratta vi diciamo noi chi rappresenta: Nina Simone. Abbiamo scelto una sua caricatura dato che nella playlist di questo appuntamento c’è una versione di “My Baby Just cares for me” interpretata da Jeff Goldblum e la sua orchestra.

L’illustrazione della grande artista è stata realizzata da un grafico inglese con un tratto della matita semplice e originale.  Il suo nome è Stanley Chow e cliccando sul suo nome verrete reindirizzati al suo sito web.

 

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Podcast

Ecco il player settimanale. Rilassatevi e buon Ascolto!

La Playlist

TitoloArtista/GruppoAlbum
ShapesBackroads ProjectWaiting Times
Available for WeddingGegè Telesforo, Nat Brown, the Gentle Giant Music ChoirSongbook
Anonimo VenezianoGreta Panettieri Feat. Flavio BoltroWith Love
My Baby Just Cares For Me – LiveJeff Goldblum & The Mildred Snitzer Orchestra, Haley ReinhartThe Capitol Studios Sessions
Missing StepFour On Six BandColpo di testa
Try Another TimeStefano CantiniStress da Brass
Elvin’s Strong CoffeeAndrea Garibaldi Trio, Renzo Cristiano TelloliLa Frontiera
EsGianrico Manca TransitionRizoma
Funky ChunksJulian Oliver Mazzariello Debut

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming) 

Rizoma - Gianrico Manca Transition
Gianrico Manca Transition - Rizoma

Gianrico Manca è un apprezzato e poliedrico batterista sardo. Nella sua vita, oltre a svolgere il classico lavoro di docente di batteria (come tanti altri musicisti), anima le serate musicali dei locali sardi promuovendo tanto buon jazz. Manca, però, è anche un talentuoso compositore di brani originali che incide per l'etichetta discografica S'ard Music. Quest'ultima, la S'ard Music, è un etichetta discografica specializzata nel produrre ed incidere musica locale e, prevalentemente, di jazz.

Rizoma è il titolo del nuovo, e non primo, album di Gianrico Manca.

Il rizoma è un tipo di radice con decorso generalmente orizzontale e che cui sottintende una natura per certi versi ribelle e che si dipana, comunque, in molteplici direzioni. Il titolo, però, vuole riflettere il pensiero di un grande filosofo francese, Gilles Deleuze, che utilizzava questo simbolismo per sostenere un pensiero meno autoritario (il tronco dell’albero) e più diffuso e capillare.

In questo lavoro, Manca si presenta con una formazione di 4 elementi a corollario della sua batteria. Siamo, quindi, ad ascoltare un quintetto. Formano il gruppo Matteo Marongiu al contrabbasso, Antonio Floris alla chitarra, Jordan Corda al vibrafono e Elena Pisano al pianoforte.

Tutte le esecuzioni si ascoltano in poco meno di 50 minuti e sono suddivise in 10 composizioni originali quasi tutte a firma di Gianrico Manca. La traccia “Niente mente” si presenta come una canzone il cui testo è di Davide Casu. Invece, “Mois?” e “Sedeismi” sono degli strumentali composti dal Dub-producer Francesco Medda “Arrogalla”.

Il disco dà la sensazione di partire su radici ben innestate nel jazz. Poi, si sviluppa su percorsi armonici, ritmici e melodici – densi e sorprendenti – facilmente condivisibili/ascoltabili verso direzioni orizzontali, come il rizoma. Attenti, però, a non considerarlo come un disco di musica “popolare”, sono tanti gli elementi che richiedono attenzione.

Stress da Brass - Stefano Cantini, Romano Zuffi
Stress da Brass - S. Cantini, A. Golino, A. Tavolazzi, G. Stracciati

Sul finire di questo 2018, il sassofonista toscano Stefano Cantini, conosciuto come Cocco, completa la sua trilogia discografica inaugurata all'inizio del 2016. Il primo disco venne pubblicato con il titolo "Attuttogass" ed in coincidenza con l'inizio delle trasmissioni di Jazz in Family. Ricordiamo bene quel disco. Il secondo capitolo della saga, invece, è uscito agl'inizi del 2017 con il titolo "Attuttallaria". Tutta la trilogia ha un primo ed appariscente tratto d'unione, con il quale vogliamo iniziare la nostra presentazione.

Giampaolo Talani

Tutta la trilogia pone sulle front cover dei dipinti, o parte di essi, del grande pittore e scultore, sempre toscano, Giampaolo Talani. Talani, nel corso della sua vita ha realizzato molte opere che, attualmente, adornano luoghi pubblici italiani ed internazionali. A titolo esemplificativo citiamo l’Uomo che salva il mare all’Isola del Giglio, dedicata agli uomini impegnati durante il salvataggio  della Costa Concordia (2014); la statua Abfahrt-Partenza per Washingtonplatz a Berlino (2015), davanti alla nuova stazione centrale e numerosi dipinti come L’ombra dell’eroe (Pinacoteca del Quirinale) e l’affresco Mille uomini, che entrò nella collezione del Museo centrale del Risorgimento al “Vittoriano” di Roma. Per questa e altre opere Vittorio Sgarbi parlò, a proposito di Talani, di un nuovo slancio alla cosiddetta “Arte di Stato”. Talani è venuto a mancare all’inizio dell’anno, a 62 anni. 

Stress da Brass

Cantini ci perdonerà per questa divagazione dal contenuto principale: il suo disco.

Il sassofonista ha raccolto intorno a sè, nuovamente, un ensemble magnifica è così composta: Romano Zuffi tastiere, piano, piano elettrico, synth; Ares Tavolazzi basso elettrico – contrabbasso – Alfredo Golino batteria – Giulio Stracciati chitarra elettrica – Francesco Sozzi chitarra elettrica  (traccia 7) –
Leonardo Marcucci basso elettrico (traccia 1) / chitarra acustica (traccia 2) –
Andrea Lagi tromba, flicorno – Giulia Bernardini viola – Valentina Garofoli violino, violoncello – Le special guest sono: Alex Ligertwood Voce solista in “Try Another Time” – Giulia Fasolino Voce solista in  “On my own” e Jole Canelli Voce solista in  “Drifting”. Non dimentichiamo Alice Bertoncini, Valentina Toni, Gianni Nepi ai cori.

Il titolo potrebbe far pensare ad un tentativo di scimmiottare le brass band di New Orleans, ma non è così. Alcuni titoli dei brani potrebbero far pensare ad un dialogo da commedia all’italiana tra marito e moglie sullo stato di salute di un loro figlio (“Se sfebbrasse – starebbe meglio”, “Strepto Cocco”, “Quasi Luglio” e “Stiamo calmi”), ma non è così. 

Il disco è un insieme di espressioni jazzistiche di grande valore in cui la fantasia dei musicisti non ha confini. Possono sembrare parole precostruite e standardizzate ma siamo certi che il nostro accenno a due soli titoli creerà in voi una forte curiosità all’ascolto.

Drifting potrebbe farvi credere ad un brano “spericolato” ed invece scoprirete una blues-ballad, fortemente … elettrica. Il pezzo è arricchito dalla voce di Jole Canelli, che, qui, potrebbe sostenere un confronto con le migliori jazz-singer di tutti i tempi. Se Drifting chiude il lavoro, l’ingresso è ad appannaggio di Try Another Time – dove spicca la voce di Ligertwood, solista storico di Carlos Santana. Un brano che, però, si caratterizza per una ricchezza musicale paragonabile a… non so chi, Steely Dan?! Lo inserirei quasi in The Nightfly di Donald Fagen.  – MF – 

TOP JAZZ ALBUM

Tantissimi gli ascolti registrati anche per questa settimana, con le relative scelte di voto sugli album da noi proposti.  Siamo sempre più soddisfatti che questo spazio sia di vostro gradimento.

Anche questa settimana, però, vogliamo chiedere la vostra opinione su modifiche e/o migliorie da apportare alla TOP JAZZ ALBUM? Scrivetecelo nei commenti.

Vi aspettiamo in tanti. Sopratutto, condividete con tutti i vostri amici questa simpatica possibilità di diffusione, ascolto e conoscenza della musica jazz.

... on tube!!!

Dalla scorsa settimana abbiamo iniziato a convertire i brani trasmessi nel programma in formato video, questi sono i video che You Tube restituisce per la playlist della settimana in corso.

Buona visione!!! 

Attivate le notifiche per il prossimo appuntamento di TERZO TEMPO e non mancate di esserci.

Bye, bye!!!

La puntata del 22 novembre 2018 #109: TERZO TEMPO

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