Con la puntata del 26 gennaio 2017 vogliamo riaccendere i riflettori sul jazz “made in italy”. Anche in questa occasione siamo, però, legati all’idea di proporre un jazz che abbracci le sue varie sfumature. Quantomeno ci proviamo, dato che abbiamo solo un ora a disposizione. Pur inserendo sempre, o quasi, pezzi di produzione italiana, nelle nostre serate, sentivamo l’esigenza di proporre un appuntamento solo ed esclusivamente dedicato al jazz nostrano.
La scintilla
La scintilla viene da un evento di alcune settimane fà che vede coinvolti i Bardamu.
I Bardamu chiedevano di partecipare al festival jazz di Barcellona (Spagna) e la direzione artistica gli rispondeva che il jazz italiano non interessava a nessuno. Il duo dei Bardamu è composto da Alfonso Tramontana e Ginaski Wop. Francamente, prima di questo evento non li conoscevamo. L’occasione ci è stata data da un commento di Ginasky Wop su una pagina facebook alla quale siamo iscritti. Egli lamentava questa esclusione documentandola con lo scambio epistolare avvenuto. La cosa che risaltava era la differenza di tempo tra la richiesta e la risposta, poche ore – se non minuti. Abbiamo pensato, allora, che la direzione artistica li escludeva, probabilmente, perché nomi poco noti o per una pessima proposta musicale. Internet, facilmente, ci toglie subito tutte le curiosità. Il loro curriculum artistico non è da meno rispetto ad altri nomi più blasonati dell’endorsement jazzistico italiano. La loro musica ci risulta gradevole all’ascolto ed interessante per le loro capacità di proporre una buona fusione tra varie culture musicali.
La vostra opinione
Ecco, quindi, l’idea di creare una playlist del jazz italiano degli ultimi mesi e sottoporla alla vostra attenzione. Ascoltatela questa sera (qui i modi per farlo) e, se vi riesce, se né avete voglia, lasciateci un commento sul gradimento della musica jazz italiana. I musicisti ed i cultori saranno in grado di scrivere un libro, ma anche tu che ascolti per la prima volta lascia la tua opinione. No, non troverete le cinque stelline da cliccare, chiediamo proprio un commento, un opinione. La nostra musica è improponibile all’estero?
Ci rendiamo conto che stiamo lanciando una sfida impossibile per i “tempi” d’oggi, quelli di Fb, ma tentare non nuoce. Tentare, però, e, meglio ancora, riuscirci darà un contributo alla crescita culturale di ognuno di noi e del nostro paese.
Vi aspettiamo e… SIATE GRANDI!!!
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