La Vita in Musica: Un Viaggio Multimediale nell’Essenza della Vita

La vita in Musica – Pino Passarelli, Vincenzo Mazzoccoli, Dario Fraccalvieri

Etichetta discografica: Terre Sommerse

Data di uscita: 7 febbraio 2025

Un Viaggio Multimediale nell’Essenza della Vita

L’odierno panorama artistico si arricchisce di un progetto singolare e affascinante: “La Vita in Musica”. Un’esperienza che fonde musica, teatro e radio in un racconto avvincente che esplora le diverse fasi dell’esistenza umana. Questo spettacolo multidisciplinare guida il pubblico in un viaggio introspettivo, intrecciando diverse arti per stimolare riflessioni profonde ed emozioni intense.

Genesi di un Progetto

“La Vita in Musica” nasce dall’estro di tre docenti di strumento: Dario Fraccalvieri (chitarra classica), Vincenzo Mazzoccoli (vibrafono) e Pino Passarelli (marimba). Tutti e tre sono laureati in Conservatorio. Il progetto si arricchisce, nella parte finale, della splendida voce di Chiara Ceo, anch’essa laureata in Canto Jazz. L’intento primario di questo gruppo di artisti è quello di sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, alla bellezza e ai veri valori della vita. Gli artisti sono particolarmente legati a questa finalità in virtù della loro professione di docenti.

Intervista Esclusiva: Approfondimenti sul Progetto

Per comprendere appieno la complessità e la profondità di “La Vita in Musica”, abbiamo avuto l’opportunità di porre alcune domande agli ideatori del progetto. Ecco l’intervista integrale:

Originalità dei Brani

Domanda: I brani utilizzati nello spettacolo e nel disco sono originali o si tratta di rielaborazioni?

Risposta: “I brani sono editi ma sono stati tutti ri-arrangiati dal M° Dario Fraccalvieri appositamente per il nostro organico in Trio e per questo progetto”.

Selezione dei Brani

Domanda: Come è stato fatto il processo di selezione dei brani musicali per rappresentare le diverse fasi della vita?

Risposta: “I brani sono stati scelti in base alle atmosfere, alle melodie, alle armonie o alla ritmica che secondo me potevano rappresentare al meglio le diverse fasi della vita, o anche per il significato del testo, nel caso degli unici due brani cantati”.

La vita in Musica – Durante lo spettacolo dal vivo

Processo di Ri-arrangiamento

Domanda: Ci può descrivere più nel dettaglio il processo di ri-arrangiamento dei brani?

Risposta: “I brani sono stati ri-arrangiati innanzitutto cercando di attribuire loro una forte caratterizzazione ritmica tale da rappresentare al meglio la fase della vita cui si riferiscono (vedasi ad esempio i marcatissimi sincopati presenti in “The Flintstones” in rappresentanza della estrema vivacità e imprevedibilità della fase dell’infanzia), essendo tra l’altro l’organico composto da due strumenti a percussione su tre del Trio. Inoltre non esiste uno strumento “solista”, ma tutti e gli strumenti sono posti sullo stesso piano, per cui le parti tematiche o di accompagnamento sono eseguite da tutti in maniera alternata”.

Integrazione degli Elementi Multimediali

Domanda: Come si integrano il cinema, la letteratura e la radio nello spettacolo?

Risposta: “L’idea del progetto è parecchio antecedente agli anni del Covid. Per motivi disparati è rimasta nel cassetto per anni. Probabilmente questo è stato un bene poiché nel tempo e con calma ho progressivamente aggiunto allo stesso molte altre idee, soluzioni, persone. Solo dopo questo lungo e laborioso lavoro di ricerca, ho potuto individuare le scene di film, gli aforismi o le riflessioni che potevano descrivere al meglio le diverse fasi della vita. Da ex Speaker radiofonico poi, ho pensato di includere anche la Radio nel racconto multimediale, declamando personalmente i pensieri, le riflessioni, gli aforismi di alcuni tra i più importanti scrittori italiani ed internazionali, quasi fossimo costantemente in collegamento con uno studio radiofonico durante tutta la fase dello spettacolo”.

Scelta della Voce e Ruolo

Domanda: Come avete scelto Chiara Ceo come voce e definito il suo ruolo nelle fasi finali dello spettacolo?

Risposta: “Personalmente collaboro con Chiara Ceo da diversi anni in quanto apprezzo molto il suo timbro vocale e soprattutto le sue spiccate capacità di interpretazione dei brani. Per rappresentare l’età senile e la conclusione della vita, avevo bisogno di brani con un testo, di qui la scelta e la necessità di inserire anche la voce. Inoltre il sopraggiungere di una cantante sul palco soltanto alla fine dello spettacolo, contribuisce a creare un piacevole effetto di sorpresa. Inoltre ho pensato che la voce potesse fungere da guida a questo viaggio interiore e finale, come fosse un “Virgilio dell’anima” portandoci così a riflettere sul vero senso della vita (“La cosa più grande che tu possa mai imparare nel corso della vita, è semplicemente quella di amare ed essere amato in cambio” – dall’ultimo brano “Nature Boy”)”.

Chiara Ceo

Obiettivo Educativo per i Giovani

Domanda: Obiettivo educativo: In che modo lo spettacolo mira specificamente a sensibilizzare i giovani ai valori della vita?

Risposta: “Purtroppo viviamo in un momento storico in cui, non certo per colpa loro, i giovani appaiono molto confusi e disorientati, e questo lo vediamo quotidianamente data la nostra professione di Docenti. L’utilizzo intensivo del cellulare, i riferimenti negativi proposti dai modelli di musica attuale,dalla Tv e dai social, contribuiscono fortemente a questo, non da ultimo l’assurda “moda” delle challenge attraverso cui la loro stessa vita viene messa in pericolo attraverso appunto il “gioco” di queste folli sfide. Di qui la nostra “necessità” di offrire loro riferimenti positivi, musicali e non, provando a sensibilizzare alla bellezza, all’importanza ed ai veri valori della vita”.

Ruolo del Ritmo

Domanda: Nel disco, il ritmo gioca un ruolo fondamentale. Potresti spiegare più nel dettaglio come il ritmo è stato utilizzato per rappresentare le diverse fasi della vita? Ci può parlare del ruolo del ritmo nel disco e nello spettacolo in generale?

Risposta: “Così come accade nella vita, all’interno del Disco, il Ritmo gioca un ruolo di primaria importanza ed è così che per raccontare la Nascita, abbiamo scelto di aprire con il brano “A child is born” che già dal titolo rimanda alla genesi della vita stessa, e dall’ascolto delle prime note in poi, immediatamente richiama l’atto del cullare con il suo andamento in 3/4, tipico del Valzer e quindi del movimento ternario, il classico dondolìo con cui si addormentano i neonati.

Per l’Infanzia giocosa, il brano The Flintstones, celebre e immediatamente riconoscibile, assume una nuova veste. Il riarrangiamento esalta la componente ritmica con i sincopati della marimba e l’unisono tra gli strumenti, evocando la vivacità e l’energia dei bambini nei loro giochi spericolati.

L’Adolescenza è stata rappresentata con la Milonga (che ha un andamento più veloce rispetto al Tango tradizionale) in quanto il significato stesso del termine molto probabilmente sta ad indicare “litigio, confusione”, due caratteristiche comportamentali che ampiamente si ritrovano nella fase adolescenziale.

L’Età Adulta è stata identificata con il Tango, essendo l’età in cui solitamente ci si abbandona e si viene travolti dagli innamoramenti. Per cui “strappi”, accelerazioni, momenti più lenti, spostamenti di accenti, sincopi, tutti elementi che ritmicamente caratterizzano il Tango ma che ben rappresentano anche le “altalene” di emozioni tipiche della fase acerba dell’amore.

Per l’Età Senile gli Artisti hanno fatto in modo che la pulsazione ritmica indice di vitalità, andasse pian piano dilatandosi, rallentando il suo incedere e lasciando spazio ad una introspezione, a qualcosa di più “immateriale” e spirituale. Di qui la scelta di inserire anche la Voce che fa da guida a questo viaggio interiore, come una sorta di “Virgilio dell’anima”. Per cui ecco “La chanson de vieux amants” scelta per il testo che descrive a pieno questa fase della vita, ma con una ritmica cui volutamente hanno appena accennato.

Per la Conclusione della Vita stessa poi, ecco “Nature Boy” in cui la ritmica scompare del tutto, lasciando spazio ad un andamento molto più libero, quasi improvvisato e ad un momento molto intimo, in cui il brano è stato spogliato quasi del tutto facendo defilare ben due strumenti e lasciandone uno solo, il Vibrafono, che per il suo suono limpido e cristallino ben si identifica con il momento etereo e conclusivo del nostro breve passaggio terrestre.

Fondamentale poi sopraggiunge la Voce, che attraverso le parole del testo ci invita a riflettere sul vero senso della vita: “La cosa più grande che tu possa mai imparare nel corso della vita, è semplicemente quella di amare ed essere amato in cambio”.

Rappresentazioni dello Spettacolo

Domanda: Dove e come state rappresentando “La Vita in Musica”?

Risposta: L’allestimento definitivo dello spettacolo è stato ultimato da pochissimo. Abbiamo debuttato nella splendida città di Matera il 23 Dicembre scorso riscuotendo un grande successo di pubblico. Nell’immediato, il prossimo concerto è previsto per fine febbraio in quel di Lecce. Chiunque volesse ospitare il nostro spettacolo, può farlo scrivendo a: lavitainmusica03@libero.it oppure consultando le nostre pagine Facebook e Instagram”.

Analisi del Progetto: Un’Esperienza Unica

“La Vita in Musica” si distingue per la sua originalità e per la sua capacità di integrare diverse forme d’arte. La scelta di utilizzare strumenti acustici, accenti ritmici e armonie di stili differenti, combinati con testi cantati, filmati cinematografici, aforismi e monologhi, crea un’esperienza multisensoriale e coinvolgente. Il progetto affronta le diverse fasi della vita, dalla nascita alla conclusione, attraverso una narrazione musicale e teatrale, dove il ritmo gioca un ruolo fondamentale.

L’Innovazione e l’Interdisciplinarità

Uno degli aspetti più notevoli di “La Vita in Musica” è la sua interdisciplinarità. Il progetto non si limita alla musica, ma include anche il cinema, la letteratura e la radio, creando un racconto multimediale che cattura l’attenzione e stimola la riflessione. L’uso di aforismi e monologhi, declamati con un approccio quasi radiofonico, aggiunge un ulteriore livello di profondità all’esperienza.

Genere Musicale e Influenze

Il progetto non si limita a un unico genere musicale. Piuttosto, attinge a diverse influenze e stili per rappresentare le differenti fasi della vita. Dalla nascita con il valzer cullante all’infanzia con sincopati vivaci, l’adolescenza accelera con la milonga, seguita dal tango passionale dell’età adulta. La vecchiaia adotta ritmi lenti e introspettivi, mentre la fine della vita abbandona il ritmo per un andamento libero e improvvisato.

Considerazioni Finali

Abbiamo avuto modo di ascoltare l’album nella sua interezza, trovandolo interessante e apprezzato da più voci all’interno del nostro gruppo d’ascolto. Tuttavia, non possiamo fare a meno di notare la durata piuttosto contenuta dell’album, che resta inferiore ai 30 minuti. Questo aspetto lascia un certo senso di incompletezza dal punto di vista discografico.

Non abbiamo ancora avuto l’opportunità di assistere a una performance dal vivo, ma comprendiamo l’impegno e la complessità del lavoro teatrale che accompagna il progetto. Questa dimensione scenica probabilmente giustifica la brevità dell’album, ma per chi si approccia esclusivamente all’opera discografica, resta il desiderio di un’esperienza più estesa.

“La Vita in Musica” si conferma comunque un’idea affascinante, capace di unire musica, teatro e narrazione. Questo percorso artistico invita alla riflessione e all’emozione.

Potete acquistare il disco durante gli spettacoli o seguendo questo link: Terre Sommerse

La vita in Musica – Pino Passarelli, Vincenzo Mazzoccoli, Dario Fraccalvieri

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