Le Grand Michel: l’omaggio di Vivian Buczek al genio di Michel Legrand

Le Grand Michel – Vivian Buczek

Etichetta discografica: Prophone Records

Data di uscita: 25 ottobre 2024

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Vivian Buczek, torna sulle scene musicali con un nuovo progetto discografico: Le Grand Michel. La Buczek è una cantante di talento che abbiamo avuto già il piacere di apprezzare in passato, in particolare nella puntata del 25 novembre 2021 in cui anticipammo l’uscita del suo album “ROOTS”,

Quest’album, come suggerisce il titolo, è un sentito omaggio a Michel Legrand, compositore, pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra francese scomparso nel 2019. La sua prolifica carriera lo ha visto impegnato nella creazione di oltre 200 colonne sonore per il cinema e la televisione, collaborando con registi del calibro di Orson Welles, Sydney Pollack, Robert Altman, Clint Eastwood e Norman Jewison. Legrand ha vinto tre Premi Oscar: il primo per la canzone “The Windmills of Your Mind” dal film “Il caso Thomas Crown” (1969), il secondo per la colonna sonora di “Quell’estate del ’42” (1972) e il terzo per “Yentl” di Barbra Streisand (1983)

In occasione dell’uscita di “Le Grand Michel”, abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere alcune domande a Vivian Buczek, per scoprire di più sul suo nuovo lavoro e sulla sua carriera.

Ecco le sue risposte:

Oltre a Legrand, quali altri artisti hanno influenzato la tua musica e come si riflettono nel tuo nuovo album, se non del tutto?

Artisti come i grandi cantanti americani, principalmente dall’inizio della mia carriera, Ella Fitzgerald che è stata la mia prima ispirazione e la ragione per cui ho iniziato. Ma ovviamente molti altri cantanti come Sara Vaughn, Nancy Wilson, Shirley Horn, Abbey Lincoln, Anita O’day. Strumentisti come Wayne Shorter, Cannonball Adderlay, Bill Evans e molti altri di diverse epoche della storia del jazz. Ma anche molti artisti del genere Pop/soul mi hanno ispirato come Stevie Wonder, Michael Jackson, Chaka Khan. Sono sempre stata interessata e curiosa a tutta la musica che è in qualche modo legata al jazz e immagino che questo mix di ispirazioni si rifletta in tutte le mie registrazioni e nel mio canto.

Soprattutto nel mio nuovo album Le Grand Michel dove si possono sentire alcuni riferimenti più smooth jazz negli arrangiamenti. Molta musica di Legrand proviene da film e musical e quindi la transizione tra i generi diventa naturale nelle nostre versioni. Devo menzionare l’arrangiatore Martin Sjöstedt che è il principale arrangiatore dietro questa musica.

In che modo Le Grand Michel si distingue dai tuoi precedenti album?

Questo è il mio primo album in cui dedico la musica a un compositore. I precedenti sono stati misti e dedicati principalmente a cantanti che mi hanno ispirato. Michel Legrand è sempre stata una grande ispirazione per me da quando ho iniziato a cantare e ho a lungo sognato di realizzare un progetto in cui poter interpretare la sua musica. La musica di Legrand in combinazione con i bellissimi testi scritti da Alan & Marilyn Bergman rappresenta ciò che voglio principalmente trasmettere ai miei ascoltatori; romanticismo, dinamismo, malinconia ma anche blues e swing.

Quali aspetti della carriera e dello stile di Vivian Buczek la rendono una figura di spicco nel jazz contemporaneo?

Se penso personalmente a ciò che mi distingue come cantante jazz, dovrebbe essere la mia versatilità nel cantare diversi stili, con piccole band, big band, sia jazz tradizionale che moderno, ma sempre con enfasi sul sentimento per l’idioma jazz. Sono una cantante molto dinamica, impulsiva ed emotiva che pone l’accento sul ritmo, il soul e il blues ma anche sulla sincerità del racconto, mettendo sempre il pubblico e gli ascoltatori al primo posto con lo scopo principale di toccare emotivamente. Vorrei anche dire che comprendo la tradizione e da lì sviluppo/evolvo la tradizione jazz con aspetti moderni nel mio modo unico e contemporaneo.

“Le Grand Michel”: emozioni tra jazz e melodie senza tempo

“Le Grand Michel”, il nuovo album di Vivian Buczek, è molto più di una semplice raccolta di cover. È un’immersione profonda nel mondo musicale di Michel Legrand, un viaggio emozionale tra melodie senza tempo rivisitate con un tocco di modernità. Il disco si inserisce nel genere jazz, ma le influenze di Legrand provenienti dal mondo del cinema e dei musical creano una piacevole fusione di stili.

Gli arrangiamenti di Martin Sjöstedt, collaboratore di lunga data della Buczek, donano nuova linfa ai classici di Legrand, presentandoli in un contesto fresco e innovativo. La sezione ritmica svedese-danese con Jesper Bodilsen al basso e Zoltan Csörsz alla batteria sostiene con precisione la voce elegante e libera di Vivian.

L’album si impreziosisce con due ospiti speciali: Mathias Heise, campione mondiale di armonica cromatica, e Peter Asplund, rinomato trombettista e flicornista svedese. Le loro improvvisazioni melodiche aggiungono un tocco di calore e spontaneità all’ensemble, creando un affascinante contrasto timbrico.

Tra gli undici brani che compongono l’album, spicca “Le Grand Michel”, un originale composto e arrangiato dallo stesso Peter Asplund, un omaggio al genio di Legrand che si fonde perfettamente con il resto del repertorio.

“The Windmills of Your Mind,” celebre tema dal film “Il caso Thomas Crown,” viene reinterpretato con intensità struggente. “What Are You Doing The Rest Of Your Life” ha un’atmosfera malinconica e sognante. “You Must Believe in Spring” chiude l’album con un messaggio di speranza e di rinascita, lasciando l’ascoltatore con un senso di dolcezza e positività.

L’album è stato registrato al The Village Recording di Copenaghen nel maggio 2024, mixato da Pål Svenre e masterizzato da Thomas Eberger.

“Le Grand Michel”: malinconia e vivacità in un omaggio raffinato

L’ascolto di “Le Grand Michel” suscita un’immediata percezione di malinconia che permea l’intero album. Tuttavia, lungi dall’essere un elemento negativo, questa vena malinconica conferisce all’opera un’aura di profondità emotiva che arricchisce l’esperienza d’ascolto. La malinconia, infatti, non è altro che la consapevolezza della bellezza fragile e fugace del tempo, un sentimento che si sposa perfettamente con le melodie senza tempo di Legrand.

La grafica dell’album, con i suoi colori vivaci e la sua semplicità, richiama immediatamente alla mente l’atmosfera sognante e romantica de “Les Parapluies de Cherbourg”, il celebre musical di Legrand che ha incantato il pubblico di tutto il mondo. Questa scelta stilistica contribuisce a creare un’aura di leggerezza e vivacità che bilancia sapientemente la malinconia di fondo, dando vita a un’opera complessa e sfaccettata.

“Le Grand Michel” non è solo un tributo a Michel Legrand, ma un’esperienza musicale che fonde jazz, cinema e musical. Questo è un disco che crea un’atmosfera unica, in bilico tra nostalgia e speranza, che riecheggia la bellezza senza tempo delle melodie di Legrand.

Gli arrangiamenti di Martin Sjöstedt, pur rimanendo fedeli allo spirito originale delle composizioni di Legrand, introducono elementi di modernità che attualizzano il repertorio e lo rendono accessibile anche a un pubblico più giovane. L’utilizzo di strumenti contemporanei e di soluzioni armoniche innovative crea un sound fresco e accattivante, senza mai tradire l’essenza della musica di Legrand.

L’interpretazione di Vivian Buczek è impeccabile. Buczek, con la sua voce, calda e avvolgente, si adatta con naturalezza alle diverse sfumature emotive delle canzoni, trasmettendo con intensità la passione e la nostalgia che permeano l’opera di Legrand.

Vivian Buczek vi invita a riscoprire la magia di Michel Legrand in “Le Grand Michel”, un album che vi accompagnerà in un viaggio introspettivo, tra malinconia e speranza, alla ricerca della bellezza senza tempo.

Vivian Buczek – Le Grand Michel

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