Mestieri d’oltremare e favole di jazz – Luigi Blasioli

Mestieri d’oltremare e favole di jazz – Luigi Blasioli (Dodicilune Records – 2019)

Release: 14 Gennaio 2018

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Testo tratto dalle note di rilascio

Prosegue la collaborazione tra il contrabbassista e compositore abruzzese Luigi Blasioli e l’etichetta pugliese Dodicilune. Dopo “Sounds of aracsep valley” (2013) e “Sensory Emotions” (2015), lunedì 14 gennaio esce “Mestieri d’oltremare e favole di jazz“.

Nei dieci brani originali, Luigi Blasioli è affiancato al piano da Cristian Caprarese e alla batteria da Giacomo Parone con la partecipazione di Pierpaolo Tolloso al sax soprano e tenore in “Il guardiano dei giardini di Ineo” e “Potti, Ciccio e Pepe” che accoglie anche la tromba del musicista statunitense Thomas Kirkpatrick, ospite del concerto romano. 
 
Il progetto trae ispirazione da “Che mestieri fantastici”, libro di narrativa per ragazzi dell’autore Massimo De Nardo con le illustrazioni di Tullio Pericoli e gli anagrammi di Stefano Bartezzaghi (Rose Sélavy). «Il libro fu presentato qualche anno fa da Corrado Augias nel programma “Quante storie” su Rai 3», ricorda Blasioli. «Mi appassionai subito al libro e decisi di pensare ad un disco che raccontasse favole e mestieri in chiave jazz. Ispirato a persone che ho incontrato o a fatti a me avvenuti ho immaginato di raccontare le loro storie come se fossero delle favole. Racconti di vita che in qualche modo mi hanno toccato», prosegue il contrabbassista. «Anime semplici che colorano la loro vita con quotidiani gesti. Afflitti da un complesso di parità, in realtà lasciano un segno al loro passaggio. Dimenticano spesso che ciò che stanno facendo è ciò che sono e che li porta a presentarsi al mondo nella loro essenza. I mestieri dell’uomo sono le favole che essi raccontano e le favole sono i loro mestieri. Restano presenze forti ed imponenti, chi per molti, chi solo per qualcuno che li ricorderà, sempre. Alla fine del loro giorno indosseranno nuovamente le loro giacche e aggiustandosi il bavero torneranno a casa inconsci di aver scritto un’altra pagina del loro racconto di vita … della loro favola. La vita è una raccolta di materiale».

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