Post-puntata del 24 maggio 2018 #96: TERZO TEMPO

Terzo Tempo: il post puntata del 24 maggio 2018

Il post-puntata del 24 maggio 2018 parte con una precisazione, meglio ancora una correzione, su quanto detto durante la trasmissione radiofonica.  Partiamo, però, dall’inizio. 

La puntata è stata presentata ed ha avuto inizio con una serie di brani del periodo d’oro della fusion e del rock-progressive, con un forte focus su quella italiana. 

T'incuriosisce leggere la presentazione della puntata?

Letta, o non letta, la presentazione è il caso di iniziare anche ad ascoltare la puntata. Ecco, quindi, che questa settimana, anticipiamo subito, il nostro classico player per il podcast e l’indice delle trattazioni di questo articolo.

Questa settimana:

  1. Il podcast
  2. La lista dei brani presentati
  3. La nota al programma
  4. Il mini commento su alcuni album
  5. Il commento alla TOP JAZZ ALBUM

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Podcast

Ecco il player settimanale, automatico da pc, per l’ascolto del podcast. Buon Ascolto!

La Playlist

#TitoloArtista/GruppoAlbum
1Majestic Dance – Remixed/RemasteredReturn To ForeverThe Anthology
2È festaPremiata Forneria MarconiBest of P.F.M.
3L’elefante biancoAreaCrac!
4Tailor MadeNovaBlink
5Begin AgainABCBegin Again
6In Walked BudJazz It UP Quartet, Claudio Corvini, Pietro Gioia, Federico Pierantoni, Carlo Di Gioia, Giovanni Benvenuti, Edoardo FioriniBad Habeats
7QuintinoGB Project, Simone Zanchini, Alessandro Scala, Gilberto Mazzotti, Piero Simoncini, Michele IaiaMagip
8Rue des artistesClaudio Giambruno QuartetJuiu
9NoirMauro Mussoni 5etLunea
10TriathlonDumbo StationTirana Cafè

Ascoltando il podcast avete capito che abbiamo preso spunto, per la lista iniziale dei brani, da un dialogo in chat avuto, settimane addietro, con uno studente universitario americano. Avete anche inteso che il dialogo è nato grazie ad uno spunto di un amica comune e contemporaneamente on-line nella chat. 

Ebbene, subito dopo la messa in onda di questa puntata, un altro comune amico ci ha informato che lo studente universitario non è uno studente ma un influente uomo adulto ed un apprezzato cantante di Christian-Gospel. 

Uno studente universitario o un cantante di Gospel poco cambia alla sostanza dei fatti. Oppure, no?

Per noi, l’importante è che ci siano attività in grado di sostenere ed incentivare la produzione e la diffusione di buona musica. Attività come la nostra (che modestia :-D) , o come quella dell’etichetta discografica Alfa Music e della quale, questa settimana, abbiamo presentato un ampio repertorio di recente pubblicazione.  

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming) 

Claudio Giambruno Quartet - Juiu (Alfa Projects - 2018)

Juiu è un termine del dialetto siciliano che significa Gioia Mia. Juiu è il titolo di un album e di un brano omonimo cantato da Daniela Spalletta, bravissima vocalist jazz italiana. Vi stiamo incuriosendo all’ascolto?

Aggiungiamo, però, che tutto ciò, è un opera, prevalentemente di inediti, del tenorsassofonista palermitano Claudio Giambruno. Fanno eccezione Apache Dance (G. Coleman) e Windows (C. Corea), mentre i testi del brano Juiu sono, appunto, di Daniela Spalletta. Quindi, su 8 brani solo due sono ri-arrangiamenti operati da Giambruno.

Juiu è un lavoro di gran classe dove possiamo ascoltare il protagonista con un atteggiamento tranquillo e pacato, che non sguaia mai, o come scrive lui stesso sulle note di copertina, che non mostra i muscoli. Interessante e gradevole anche l’interplay e gli assoli tra i componenti della formazione: Giovanni Villafranca al contrabasso, Paolo Vicari alla batteria e Giovanni Conte al piano. Il lavoro è dedicato al nonno Totò che chiamava Claudio, appunto, Juiu.

Se per Nonno Totò la sua gioia era il piccolo Claudio,  la gioia dei nostri padiglioni auricolari, in questo periodo, è il cd di questo quartetto, che potete ascoltare anche cliccando sulla foto della cover qui riprodotta.  

Jazz It Up Quartet (Alfa Projects - 2018)

Qui, invece, vogliamo presentare il gruppo che è composto da Vincenzo Trotta alla chitarra, Simone Colasante al piano Marco Bruno al basso e Shanti Colucci alla batteria. Il gruppo realizza il suo disco d’esordio dopo un lungo periodo di… “convivenza”, infatti si sono formati nel 2013.

Il disco contiene 7 tracce tra standard e composizioni originali. Il risultato è un intreccio gradevole di musica acustica con strumenti elettrici e che trae ispirazioni sia dai grandi maestri del passato come Monk, Coltrane, Davis che dai musicisti dei nostri giorni (Svensson, Hoenig, o i GoGoPenguin, per citarne qualcuno). I brani originali sono molto interessanti mentre gli standard introdotti presentano dinamiche innovative e travolgenti. Naima (di J.Coltrane) da ballad diviene un brano veloce e dalle forti influenze drum ‘n bass. Altro pezzo tradizionale è Simone che diviene altrettanto diverso e dinamico rispetto all’originale. Su tutti, però, vi abbiamo segnalato In Walked Bud, di T. Monk, qui arrangiato con la visione ritmica di Shanti Colucci ed una sezione fiati di sei elementi fusasi con il quartetto base.

 Interessante anche il booklet interno con una presentazione iniziale del M.Enrico Intra, subito dopo una nota biografica del gruppo e un commento descrittivo sui singoli brani alla portata dell’ascoltatore meno avvezzo al jazz.

Volendo muovere una critica, molto ma molto forzata, la colorazione usata evoca un certo mimetismo militare poco consono ad una musica, quale è il jazz, che predica pacifismo e integrazione.

Uno sguardo alla TOP JAZZ ALBUM della settimana

Ci siamo stancati di ripetere quanto accaduto dalla settimana del 20 Aprile: l’introduzione, le spiegazioni e i motivi, della possibilità, per i lettori, di decidere la testa della classifica!

Quindi non aggiungiamo nient’altro in merito e vi invitiamo semplicemente ad andare a guardarla.

Sinteticamente vi diciamo che trovate tre nuovi ingressi che vanno a sostituire gli album di Eliane Elias, Tom Misch e GB Project. 

Sui tre gradini più alti, invece, troverete due album stranieri ed un italiano. Decidete voi chi mettere al numero 1 per questa settimana. 

LAST WEEK, invece, è lo spazio dedicato ai tre album della scorsa settimana con l’ordine di classificazione in base alla somma delle vostre espressioni di gradimento.

Condividete con tutti i vostri amici questa importante e simpatica possibilità di diffusione della musica jazz.

Attivate le notifiche per ricevere la prossima segnalazione di pubblicazione di TERZO TEMPO e non mancate di esserci. Bye, bye!!!

Post-puntata del 3 maggio 2018

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