Echologia – PS5 • Pietro Santangelo Quintet
Etichetta discografica: HyperJazz Records
Data di uscita: 26 gennaio 2024
Per questo articolo ci soffermiamo ad ascoltare l’universo sonoro creato da Pietro Santangelo, virtuoso sassofonista e compositore napoletano grazie al suo ultimo capolavoro, “PS5 • ECHOLOGIA”. L’album, conferma Santangelo, dopo il successo di “Unconscious Collective“, tra le più rilevanti menti creative della world music e del jazz italiano.
Attraverso l’ascolto del disco e la lettura del comunicato stampa vi raccontiamo le motivazioni che hanno plasmato l’ECHOLOGIA e sveleremo alcune caratteristiche distintive dell’opera.
Per comprendere meglio il contenuto di questo album iniziamo col raccontare brevemente chi è Pietro Santangelo, a quei pochi che ancora non lo conoscono.
Pietro Santangelo, nato e cresciuto a Napoli, si sta affermando come uno dei musicisti più interessanti e innovativi nell’ambito del jazz contemporaneo. Laureato in Elaborazione Digitale del Suono presso l’Università Federico II, Santangelo ha radici profonde nella scena italiana dell’improvvisazione radicale. La sua versatilità emerge non solo attraverso il sassofono, ma anche come compositore, pianista e produttore. Con collaborazioni che spaziano da Nu Guinea a Enzo Avitabile, Fitness Forever, Marzouk Mejri e Dennis Bovell, Santangelo si è guadagnato una reputazione come innovatore musicale, contribuendo a plasmare il panorama sonoro della sua città e oltre.
Come se si trattasse di un ecosistema musicale, Santangelo, insieme al suo quintetto, ha creato dieci tracce inedite che riflettono la coesistenza armoniosa di linguaggi musicali diversi, intrecciando sapientemente elementi jazzistici con influenze multiculturali.
ECHOLOGIA: Brano per brano
Partendo da “Preludio”, Santangelo e il suo quintetto accordano gli strumenti per farci comprendere subito l’energia che hanno in corpo. “Caldera” fa emergere la potenza dei sassofoni con il suo ritmo pulsante e gli intricati arrangiamenti, si rivela un affascinante capitolo di apertura. “Talea Nera” sorprende con la sua struttura composita, l’intricato gioco di ritmi e melodie mostra la maestria nell’uso della strumentazione. La voce avvolgente di Ludovica Manzo in “Pajarito Perdido” aggiunge un elemento di varietà etereo, creando un contrasto suggestivo con le trame strumentali.
“Scalinatella”, con il suo richiamo a G. Cioffi ed E. Bonagura, presenta una dimensione nostalgica che si fonde armoniosamente con la modernità del progetto. La bassline avvolgente di Vincenzo Lamagna in “Abela Danco” crea una solida base ritmica su cui si innestano melodie mediterranee e mediorientali. Queste ultime trovano un più ampio spazio in “Trenta Dune”. La varietà stilistica di “Tufo”, con il suo ritmo afro, e l’energia coinvolgente di “Quando maje”, completano l’opera con una trama sonora avvincente.
Il quintetto e l’incisione
L’utilizzo creativo di echi vintage, in omaggio ai pionieri del dub giamaicano, aggiunge un tocco di nostalgia e modernità alla produzione. La formazione, composta da Santangelo stesso ai sassofoni, pianoforte, voce, sospiri e percussioni addizionali, Paolo Batà Bianconcini alle congas e percussioni afrocubane, Giuseppe Giroffi ai sassofoni tenore e baritono, Vincenzo Lamagna al basso elettrico, e Salvatore Rainone alla batteria, crea un tessuto sonoro ricco e dinamico. Il disco è stato registrato e mixato all’Auditorium Novecento da Fabrizio Piccolo e successivamente masterizzato al 20hz20khz Studio da Davide Barbarulo. Il lavoro di incisione trasmette una qualità sonora che abbraccia l’essenza del jazz contemporaneo e di un live-set.
Il nostro punto di vista
Nel cuore pulsante di “PS5 • ECHOLOGIA”, emerge il pensiero più recondito di Pietro Santangelo. Questo non è solo un album, ma un manifesto sonoro che riflette la visione dell’artista sulla multiculturalità e la biodiversità. Qui, si trasforma l’esplorazione e l’improvvisazione musicale in una coesistenza armoniosa di linguaggi musicali apparentemente distanti. La ricerca continua della biodiversità musicale, ispirata dalla concezione della biosfera in cui diversi agenti biologici contribuiscono all’equilibrio dell’ambiente. Allo stesso modo, gli elementi musicali provenienti da culture apparentemente distanti coesistono per creare un sistema musicale fertile ed in costante evoluzione.
Il singolo “CALDERA” è un microcosmo di questo messaggio, portando calore e vibrazioni dal profondo della terra alla superficie. L’artista trasmette un messaggio di vitalità e rinnovamento, esprimendo il desiderio di portare rispetto e attenzione verso il mondo che ci circonda. In questo contesto, la multiculturalità non è solo una tematica, ma diventa il cuore stesso dell’opera, con ogni brano contribuente a creare un sistema musicale fertile ed in costante evoluzione.
Pietro Santangelo, guida il quintetto attraverso un viaggio sonoro che rappresenta la variegata cultura dell’umanità. Idealmente, cinque di loro per un viaggio attraverso i cinque continenti.
Inoltre, le sue vibrazioni musicali si fondono con la forza vulcanica di Napoli, dando vita a un’effervescente vitalità che permea ogni nota di “ECHOLOGIA”. Un disco che si pone come un importante segnale per una nuova vitalità della città, un invito all’ascolto attento delle diverse voci etniche che la compongono.
Un album vulcanico
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“PS5 • ECHOLOGIA” è più di un album; è un’esplorazione sonora che fonde la passione per la multiculturalità con la forza di un vulcano creativo. Questa è un’opera che non ci limita ad un semplice ascolto, ci offre un invito a riflettere sulla connessione profonda tra la musica, la cultura e la vitalità della nostra esistenza. Un capolavoro che pone Napoli al centro della mappa del jazz contemporaneo e della world music, con Santangelo pioniere di un “viaggio al centro della terra”.
Tracklist:
A0 Preludio
A1 Caldera
A2 Talea Nera
A3 Pajarito Perdido
A4 Scalinatella
B0 Interludio
B1 Trenta Dune
B2 Abela Danco
B3 Tufo
B4 Quando maje
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