Reflections - Lello Petrarca Trio (Dodicilune - 2018)
Reflections – Riflessioni, è il titolo del nuovo album del Lello Petrarca Trio, pubblicato da Dodicilune Records nello stesso giorno in cui scriviamo questo stesso articolo: 9 aprile.
Premettiamo che nel presentarlo si crea una sorta di conflitto d’interessi dato che Lello Petrarca ha anche collaborato, tra le tante cose, con qualche articolo ad incrementare i contenuti di questo blog. Cercheremo di essere… un pò meno parziali 😉 .
Il disco
Il disco è composto da 9 tracce alternate da composizioni inedite con altre ispirate da autori classici (Debussy, Mozart, Beethoven). Non manca un ri-arrangiamento di uno standard di Churchill/Morey.
Nell’ascolto complessivo il disco si presenta con uno stile che perpetua quanto iniziato con il precedente Musical Stories (2016), e dove il trio fissa su disco i primi passi iniziati nel 2014. Melodie classiche e improvvisazioni jazz si fondono in delicati ricami swinganti, a tratti da atmosfere ballad (Bye Joseph).
In qualche occasione, rileviamo delle leggere e sfumate venature di Bossa-nova. Sono due i brani, che ad un primo ascolto, ci danno questa sensazione, sfumature vicino a quell’eterna saudade che molto bene ci hanno raccontato autori come Jobim, passando per Toquinho ed arrivando ad oggi ad Eliane Elias. Someday My Prince Will Come è la famosa melodia di Biancaneve e i sette nani, divenuta poi uno standard grazie a Miles Davis, col suo storico sestetto (Mobley, Kelly, Chambers, Cobb e Coltrane), e al trio Evans – LaFaro – Motian. Qui rileviamo sul finale, sull’outro, questo “ticchettio” sul piano dal gusto carioca. Molto più forte e prolungato, nella title-track Reflections, questa sensazione che ci riporta al Brasile. In realtà più che una sensazione è una spinta alla Riflessione, a riflettere sulla vita, e gli stessi ritmi latini sono messi lì e mai completati proprio per stimolare alla riflessione.
Tra le nove tracce accenniamo anche all’inedita Rigo-Piano, brano di cui esiste anche un videoclip, una sorta di singolo per il lancio di tutto l’album. Il titolo non si riferisce alla famosa e tragica località delle cronache di quel maledetto inverno di due anni fà ma al rigo del pentagramma che guida le note del pianoforte, e quindi degli altri strumenti.
Il Trio
Il trio è sempre più affiatato e nel loro continuo dialogo strumentale sembra di assistere, a tratti, ad un confronto chiaro e pacato tra due persone. Immaginiamo una scena teatrale, drammatica: il piano di Petrarca esprime riflessioni e pensieri di una persona al quale fa da contrappunto il contrabbasso di Vincenzo Faraldo nella veste del saggio uomo dispensatore di parole confortanti. La nostra sensazione e che Faraldo fà proprio parlare il contrabbasso, eccezionale. La batteria di Aldo Fucile, invece, assume il ruolo di colonna sonora, sempre giusta in sottofondo e mai sguaiata quando assume il ruolo di riempire i silenzi degli altri due protagonisti.
Per concludere, da buon presuntuosi quali siamo :lol:, il nostro sintetico giudizio finale:
Track List
1 – Infinity
2 – Un Preludio In Jazz
3 – Rigo-Piano
4 – Reflections
5 – Patetico Adagio
6 – Giocando Ad Anatole
7 – Bye Joseph
8 – Turca Fuga
9 – Someday My Prince Will Come
All compositions by Raffaele Petrarca (Dodicilune edizioni) except 9 by Frank Churchill/Larry Morey; 2 inspired by Dancers of Delphy, Prelude by C. Debussy; 5 inspired by Sonata Pathètique, opera 13 by L. VanBeethoven; 8 inspired by Turkish Marc by W. A. Mozart.
Line-up:
Lello Petrarca – piano
Aldo Fucile – drums
Data di rilascio: 9 aprile 2018
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