Rocco Ventrella: nuovo singolo, nuova brezza.

Rocco Ventrella è il soggetto principale di questo nuovo articolo, grazie al singolo appena pubblicato e dal titolo Feeling The Breeze.

Conosciamo la sua musica e le sue capacità artistiche, sappiamo la sua storia e le tante soddisfazioni raggiunte nel frequentare gli ambienti jazzistici e musicali d’oltreoceano. Abbiamo pensato di chiamarlo e scambiare due chiacchiere con lui. Ecco una sintesi della nostra lunga conversazione.

Per chi non ha ancora la fortuna di conoscerti: Chi è Rocco Ventrella e quale è stato il tuo percorso formativo musicale di base?

Rocco Ventrella

Ho iniziato a studiare il sassofono all’età di 12 anni privatamente. A 15 anni abbandonai il sassofono, con rammarico, per iscrivermi alla classe di Clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Bari. Terminati gli studi di clarinetto, però, ripresi il sassofono come autodidatta – ma già qualche anno prima iniziai ad avvicinarmi alla musica jazz.

Fin qui la tua formazione “ufficiale”. Sappiamo della tua forte esperienza vissuta negli ambienti jazz statunitensi. Cosa ci vuoi aggiungere?

Ne potrei elencare tantissime. Due sono quelle che ricordo con maggior forza. Sono stato onorato e
orgoglioso di aver fatto uno stage sullo smooth-jazz presso il rinomato Berkeley College di
Boston. Poi non dimentico l’invito che ricevetti nel 2008 a partecipare al “James Brown Festival” ad Augusta(Georgia), città natale di James Brown. Comunque, nella mia biografia ufficiale sono elencate altre mie esperienze.

Feeling The Breeze, una brezza di smooth-jazz

Iniziamo a parlare del tuo ultimo singolo “Feeling The Breeze”. Perché “solo” un singolo e a quale
tipo di pubblico è rivolto? L’amante del jazz classico, della fusion, dello smooth-jazz…

Il perché “solo” un singolo (ne ho pubblicati altri 7) è dovuto al fatto che, con la crisi del
mercato/vendita dei CDs, non vi è più un ritorno economico tale da giustificare l’uscita di un
album (parlo dal mio punto di vista), per cui preferisco investire più sulla promozione (digital stores,
radio promotion, ecc). Feeling The Breeze è rivolto agli amanti dello smooth-jazz, come quasi tutte le mie composizioni.

Quali sono i crediti di questo brano?

Il brano è stato composto e arrangiato da me. Ho avuto il piacere/onore di aver avuto la
partecipazione di Roberto Tola, bravo chitarrista dal gusto raffinato. Il resto del brano è stato
suonato da me (sassofono soprano, el. piano, ac. piano, basso, synth, batteria, ecc.). Mixato da
Tommy Cavalieri e da me presso Sorriso Studios di Bari. Masterizzato da Steve Hall presso Future
Disc Systems in McMinnville, Oregon(USA).

Come è nato il rapporto di amicizia e collaborazione con il chitarrista Roberto Tola?

Roberto stava lavorando sul suo progetto “Colors” e mi ha contattato per una collaborazione – per
un brano incluso nel progetto, dal titolo “Sandro’s Song”, dove ho suonato il sassofono soprano.
Dopo questa collaborazione, con grande piacere, ho coinvolto Roberto come “featured artist” per il
mio nuovo singolo, “Feeling The Breeze”, uscito sul mercato il 2 settembre 2020.

Prossimi impegni e Progetti futuri?

Attualmente sto lavorando su un nuovo progetto, un EP che conterrà 4/5 brani dal titolo
“Reflections”. Vedrà coinvolti alcuni grandi nomi come il tastierista Tom Schuman (Spyro Gyra), il bassista Roberto Vally (Diane Schuur, George Benson, ecc), il trombettista Lin Rountree (George
Duke, ecc) e altri. L’uscita di questo nuovo progetto è prevista tra marzo/aprile 2021.

Dai Grammy a Reflections

In attesa di “Reflections” vi invitiamo a visitare la pagina web ufficiale di Rocco Ventrella e di ascoltare la sua musica. Oltre a “Feeling The Breeze” potete ascoltare, ad esempio, “Give me The Groove” del 2007 e col quale ricevette la pre-nomination ai Grammy Awards.


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