Steps: l’album di Saso Popovski per un futuro migliore

Il chitarrista Saso Popovski ci sorprende con il suo primo album per Art Melodies, “Steps,” disponibile dal 22 settembre 2023.

Questo lavoro musicale presenta una visione intrigante e innovativa di un progetto in trio, incentrato sulle variazioni costanti di melodie, suoni, texture, interazione e spazio. Popovski introduce elementi di colore e pensiero musicale contrastante collaborando con musicisti ospiti, creando un’opera di sette tracce che abbraccia le influenze multiculturali, le strutture ben congegnate e una ricca immaginazione.

Le composizioni di “Steps” sono organizzate attorno a linee melodiche chiare e accattivanti. Popovski lascia spazio per lo sviluppo e la trasgressione delle barriere sonore attraverso l’uso di strumenti diversi e la sensibilità imprevedibile dei musicisti. Accanto ai suoi collaboratori di lunga data, Ivan Bejkov e Viktor Filipovski, Saso coinvolge maestri provenienti da mondi musicali diametralmente opposti. Egli crea così un’atmosfera intima e uno spazio che permette a ciascun musicista di avere un’eguale presenza musicale.

La trasparenza del suono evidenzia l’uguaglianza di ruolo dei musicisti nella definizione del carattere e dell’umore delle tracce, rivelando un’affinità estetica profonda tra di loro. Ogni musicista contribuisce in modo unico a ogni brano, creando un paesaggio musicale molto diversificato. Le influenze spaziano dai grandi artisti del jazz contemporaneo come John Abercrombie, Bill Frisell e John Zorn, ai suoni mediterranei e alle radici musicali macedoni native di Popovski.

“Steps” offre un’ampia gamma di espressioni musicali, passando da momenti tranquilli ed effettivamente silenziosi a motivi musicali estremamente dominanti e raffinati, con improvvisazioni dagli accenti vellutati e ornamenti che culminano ripetutamente nello spazio musicale. Ogni composizione presenta un’atmosfera diversa, che va da felice e luminosa a lenta e mistica, e ciascuna è caratterizzata da colori sonori differenti.

In un periodo segnato dalla pandemia e dall’incertezza, la musica di “Steps” cattura la preoccupazione e il desiderio di un futuro migliore.

I Brani

Saso Popovski Trio
Saso Popovski Trio
  1. Steps: interplay interessante tra i musicisti. Tema gradevole che nel nostro immaginario evoca scenari e momenti rilassanti nei paradisi caraibici.
  2. Night in the Desert: La chitarra protagonista assoluta di un tema che a tratti evoca più uno scenario noir che quello di una notte nel deserto. Sonorità arabeggianti si mischiano con quelle zigane
  3. Change of heart: Qui il ritmo suona latino e la melodia si adatta a tener compagnia dei caldi pomeriggi. Bravo il pianista Hadzimanov.
  4. Poem for Teo: stilisticamente la accomuniamo a Night in the Desert, ma questo non significa che non sia bella o che sia ripetitiva.
  5. Behind Time: Ancora un tema tranquillo ma sostenuto da un dolce swing moderno. Brilla ancora il virtuosismo di Vasil Hadzimanov
  6. Windflow: Una ballad raffinata come quelle che si suonavano nei locali fumosi e semi-oscuri dei film in bianco e nero, mentre languidi sguardi venivano scambiati tra i protagonisti del film.
  7. Lava: Il classico tema interpretato da un ensemble di virtuosi jazzisti. Però, quanto ci piace il suono prodotto dal sassofonista Kiril Kuzmanov – scusate, andiamo a risentirlo ancora…

Steps

Steps di Saso Popovski, è un disco che ci riporta indietro negli anni – a sonorità che man mano si stanno smarrendo e creano un senso di nostalgia. A tratti, il connubio tra chitarra e viola ci riporta alla mente due leggende del jazz europeo che non citiamo per evitare paragoni troppo stretti e stressanti – per chi suona e per chi ascolta. Il mondo però va avanti è Popovski riesce ad imprimere quel pizzico di modernità per rendere queste composizioni ascoltabili anche da parte di chi cerca solo attimi di tranquillità. Questo è il pezzo forte di questo disco ma diventa anche il punto debole per l’assenza di varietà ritmica che possa spezzare la serenità che profonde e che potrebbe renderlo, alla lunga, difficile da sostenerne l’ascolto.

Detto questo, Popovski e i suoi amici generano un album in linea con quanto ci avevano fatto ascoltare, e sorpreso, con Fallen Island del 2020. Saso conferma la sua capacità di assimilare tecniche multiculturali e melodie esotiche per dare nuovo smalto ed una forte personalizzazione al jazz.

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