Terzo Tempo: il post puntata del 30/11/2017
Era da un pò di tempo che pensavamo di iniziare a scrivere un commento post-puntata.
I fatidici 60 minuti, in certe occasioni, sembrano essere pochi per tutta la serie di attività di Jazz in Family. C’è poi il fatto che alcuni di voi ci chiedono chiarimenti o dettagli su alcuni brani musicali della puntata, ad esempio un titolo non italiano. Altro esempio, il vostro chiedere informazioni sulle rubriche come la TOP JAZZ ALBUM.
T'incuriosisce leggere la presentazione della puntata?
Aggiungiamo anche la possibilità di creare una vetrina per quelle uscite discografiche mai inserite nel programma, ma altrettanto belle da far conoscere. Insomma, la lista dei motivi può essere corposa.
Per quanto riguarda il titolo di questa nuova serie di post ci siamo ispirati ad uno sport in cui è tradizione incontrarsi nel dopo partita per un momento di convivialità tra le due squadre. Indovinate a quale sport ci riferiamo?
Fatta questa premessa, introduciamo il primo momento: la playlist della puntata. Eccola di seguito e mentre, in sottofondo, ascoltate il podcast della puntata.
Brano | Artista/Gruppo | Album |
Love Coagulation | Monkey Tempura | Ready / Set / Go! |
Still D.R.E. | Sly5thave. | The Invisible Man: An Orchestral Tribute to Dr. Dre |
Di lei | Karaba, Casciaro, Stefanizzi, Rielli | Uno |
Marathon Monk | André Manoukian | Apatride |
Praise to the Poor | Sidewalk Cat 5tet | Unfit |
Bei Mir Bist du Schön | Èlia Bastida, Joan Chamorro, Andrea Motis, Scott Robinson, Ignasi Terraza, Josep Traver, Esteve Pi | Joan Chamorro Presenta Èlia Bastida |
Alma | Stefanie Kunckler YMONOS | Le jour avec les yeux fermés |
Stella by Starlight (feat. Miles Davis Quintet) | John Coltrane, Miles Davis Quintet | BD Music & Louis Joos Present John Coltrane |
I’ve Got My Love To Keep Me Warm | Brian Newman | I’ve Got My Love To Keep Me Warm |
Maxine | Donald Fagen | The Nightfly |
A proposito di playlist, evidenziamo quella presente sulla sidebar a destra del blog. E’ la playlist, realizzata grazie alla piattaforma di Spotify, che presenta brani di alcuni artisti jazz nati nella settimana in corso.
Nella playlist della puntata
Parliamo ora di alcuni degli album presenti nella playlist sopra riportata.
Gli album di Donald Fagen e di John Coltrane sono legati alle altre due rubriche del blog. In questo caso, ci riferiamo, rispettivamente, allo Shinning Jewels e allo Standard del Jazz.
Nella puntata ci siamo divertiti ad immaginare di trasmettere da una località del New Jersey: Passaic. Passaic è la cittadina natale di Donald Fagen.
Ci piace segnalare ed evidenziare:
André Manoukian - Apatride
Dopo la puntata nella quale avevamo riportato all'attenzione di voi tutti la figura di Primo Levi, eccoci a rimettere sotto i riflettori la questione del genocidio armeno. Se Primo Levi ci era stato fatto riscoprire da un jazzista americano, Sam Taylor, l'Armenia ci viene ricordata da un jazzista franco- armeno: André Manoukian.
L’idea dell’album nasce durante una riunione di famiglia. Nel suonare qualcosa al pianoforte, viene invitato dalla nonna ad accennare qualche pezzo tradizionale del suo mondo d’origine. Un mondo verso il quale, il nostro autore, serbava una sorta d’allergia, per usare un termine… morbido. L’accenno delle note, suonato dalle dita morbide della nonna, gli fan credere di sentir Satie. In realtà era il suo mondo d’origine: la martoriata Armenia. E qui inizia a navigare in nuovi territori sonori, armate di tamburi sacri iraniani, un violoncellista turco, un cantante siriano, un duduk armeno, ritmi “Alaturka”, spingendo i confini mentali a disegnare i contorni di un Paradiso perduto, tra Vienna e Samarcanda, alla ricerca del tempo di un concerto, dell’anima dei suoi antenati. E’ chiaro che non mancano i riferimenti al jazz d’oltreoceano.
Un esempio di quante cose belle verrebbero fuori se tra le diverse culture di questo nostro mondo si pensasse a dialogare e a cancellare le guerre.
André Manoukian, arrangiatore, scrittore e musicista jazz franco-armeno. Inoltre, noto attore e personalità televisiva francese, grazie alle sue presenze nelle giurie di vari programmi come i talent-scout alla X Factor o Danzando con le Stelle francesi.
Stephanie Kunckler YMONOS - Le Jour avec les yeux fermés
Un profondo mare blu, leggermente mosso, fa da sfondo alla home page personale di Stefanie Kunckler, contrabassista e compositrice svizzera che con il suo quintetto Ymonos ha pubblicato il suo album di debutto.
La Kunckler è molto nota nel panorama musicale di Zurigo ed ha suonato accanto a nomi noti del jazz teutonico formandosi musicalmente, invece, a New York. Ci è capitato sottomano il suo disco e ritenendolo gradevole abbiamo pensato di sottoporlo alla vostra attenzione facendovi ascoltare un estratto. Il suo jazz ha influenze classiche e di world music e da vita ad un impronta originale e personale. L’album si intitola Le Jour avec les yeux fermés.
Continuiamo con il rafforzare l’attenzione verso alcuni album, questa volta volgiamo lo sguardo al jazz italiano.
In questo appuntamento presentiamo tre gruppi, provenienti da due case di produzione discografiche. La Emme Record Label produce i Sidewalk Cat con Unfit ed i Karabà con Uno. Invece, la Filibusta Records ci offre l’opportunità di conoscere i Monkey Tempura con Ready/Set/Go
Monkey Tempura - Ready/Set/Go
La formazione è un quartetto proveniente da Roma che esordisce con un disco contenente 8 brani inediti. Essi sono un intreccio di soluzioni ritmiche bizzare e sonorità elettroniche. In esso è possibile ascoltare influenze musicali che spaziano dal Prog al Nu Sol, Indie e sperimentazioni. Tutto coniugato con la potenza del rock e l’eleganza del jazz.
Karaba - Uno
I Karabà sono un trio composto da Alessandro Casciaro al pianoforte, Alberto Stefanizzi alla batteria e Stefano Rielli al contrabbasso. Come formazione sono al primo disco insieme. L’album s’intitola UNO ed è un progetto che unisce jazz, funk e musica d’avanguardia, ma senza tradire la cultura musicale mediterranea. Il brano che abbiamo proposto era DI LEI, un pezzo nel quale l’alternanza tra il piano e la batteria danno vita ad un dialogo chiaro e deciso, con un groove aggressivo, mentre il contrabasso, con l’uso dell’archetto, offre un assolo molto gradevole, contribuendo, di par suo, al bel dialogo.
Sidewalk Cat - Unfit
Ora un quintetto. Loro sono Filippo Galbiati al pianoforte, Andrea Esperti al contrabbasso, Giovanni Martella alla batteria, la vocalist Sofia Romano e il chitarrista e fondatore Marco Papadia. L’album d’esordio è Unfit è contiene 8 brani tra inediti e cover di standard come Maiden Voyage di Hancock, presente con un nuovo arrangiamento, o ad Ana Maria di Shorter. Le melodie, nel complesso, si rifanno alla tradizione jazzistica ma gettano un ponte di collegamento al jazz moderno fatto di tratti a volte spigolosi e ruvidi, senza mai perdere una certa evanescenza, anche onirica, accentuata spesso dalla voce della vocalist.
Uno sguardo alla TOP JAZZ ALBUM della settimana
Notevoli cambiamenti, questa settimana. Partendo dal basso troviamo il rientro di Frank Sinatra con il suo album Ultimate Christmas. La più gradita delle nuove entrate, anche se solo al 10° posto, è quella di Marco Tuma. Un jazzista italiano che ci fà sognare con la sua armonica. Scopriamo la classe di Katherine McPhee e salutiamo l’ingresso di Sam Taylor. Perdono posizioni i Question Market e la vetta per Gregory Porter. Ancora in salita Elisabetta Serio. Sulla vetta, entra prepotente André Manoukian e Kynga Glyk riceve un importante riconoscimento per la sua rapida e giovane carriera.
Al n.1 salutiamo con piacere il ritorno di un italiano, il secondo dopo Roberto Tola nella nostra “neonata” TOP JAZZ ALBUM. Fulvio Palese merita questa posizione per aver pubblicato un album che è una spanna al di sopra di molte altre pubblicazioni jazzistiche italiane. Senza offesa per nessuno e con l’augurio a tutti i jazzisti italiani di piazzare quanto prima un lavoro che meriti questo ed altri più importanti riconoscimenti.
Un particolare importante, almeno per noi. A causa di un bug su un plug-in di advertising, abbiamo dovuto ricreare la pagina perdendo tutti i vostri “mi piace”… ci piaceva vederli. Li rifaremo?
Non mancate di esprimere i vostri commenti e le opinioni. Sosteneteci con i vostri “mi piace” o con i modi che ritenete più opportuni a darci la forza di continuare.
Per ora… cose belle a tutti voi e… al prossimo appuntamento.
Articoli Correlati
Scopri di più da Jazz in Family
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.