The Chicago Experiment sarà uno dei primi dischi dell’anno della Ropeadope, prestigiosa etichetta produttrice di alcuni dei migliori album jazz dei nostri giorni.
Experiment, in realtà, è una serie iniziata nel lontano giugno del 2001 e che oggi si perpetua con una formazione composta da
Greg Spero (piano)
Makaya McCraven (batteria)
Marquis Hill (tromba)
Joel Ross (vibrafono)
Jeff Parker (chitarra)
Darryl Jones (basso)
Irvin Pierce (sax tenore)
La storia degli… EXPERIMENT
La serie Experiment è iniziata nel giugno 2001 con The Philadelphia Experiment – con Christian McBride e Uri Caine, ospite speciale Pat Martino. Ampiamente conosciuto come un segno distintivo del jazz progressivo, The Philadelphia Experiment ha stabilito uno standard per l’improvvisazione dell’artista in studio.
The Detroit Experiment, prodotto da Aaron Luis Levinson e Carl Craig, fu l’immediato seguito con un cast stellare tra cui Amp Fiddler, Geri Allen, Karriem Riggins e molti altri.
Il 2007 ha visto l’uscita di The Harlem Experiment, ancora una volta prodotto da Levinson, che ha scavato in una miscela crossover di Latin Jazz e Funk con un cast diversificato tra cui Steven Bernstein.
L’idea di base per The Chicago Experiment
In un momento in cui le comunità sono fisicamente disconnesse e persino la storia è sconvolta da una pandemia globale e da restrizioni di viaggio, Ropeadope torna alla serie per evidenziare l’eredità musicale delle città di tutto il mondo. Il gruppo nasce, così, dalle sperimentazioni di Greg Spero con i suoi amici nati nella famosa città statunitense.
“Mentre riprendiamo ed espandiamo questa serie, non potrebbe essere più appropriato iniziare con Chicago; ricordiamo lo storico discorso di Barack Obama nel 2008 che ha iniziato una nuova era nella politica e nella cultura degli Stati Uniti, siamo ispirati dalla gente di Chicago e dai loro contributo al mondo. Mentre avanziamo, lottando con la bruttezza che quel momento ha mostrato nella nostra cultura, cerchiamo di celebrare il destino inevitabile che questa consapevolezza ha invocato – quello della comune lotta umana per la bellezza e la pace”
(Louis Marks, Ropeadope)
Il tessuto musicale di Chicago risale al di là delle nostre vite. Chicago è la casa originale del blues elettrico. Le voci di Chicago hanno portato la loro anima profonda di genere in genere. Chicago produce artisti di ogni idioma, dal gospel all’hip hop, coniando personaggi e artisti unici che piegano e plasmano i generi in modi nuovi e in continua evoluzione. Oggi non fanno eccezione alcuni degli artisti più innovativi e rivoluzionari del 21° secolo. Citiamone alcuni: Makaya McCraven è presente nei più grandi punti vendita di musica popolare del mondo, Marquis Hill ha vinto il concorso Thelonious Monk e Joel Ross è comunemente considerato il giovane musicista più eccitante del jazz di oggi. Tutti, provengono da un gruppo affiatato di individui con un lignaggio di collaborazione, improvvisazione ed esplorazione all’interno della loro comunità musicale.
Collaborazioni e Club
Negli ultimi 15 anni, Greg Spero e Makaya McCraven sono stati collaboratori e sostenitori del reciproco sviluppo musicale. Darryl Jones, della generazione precedente a Spero e McCraven, ha conosciuto Spero più di dieci anni fa quando componeva per il disco di un altro veterano del basso di Chicago, Frank Russell. Anni fa, Marquis e Spero sono andati in Canada con il camper di Fareed Haque per due notti al Trane Jazz Club.
Il Velvet Lounge con Fred Anderson, il New Apartment Lounge con Vaughn Freeman e il Jazz Showcase con Joe Segal sono stati tutti pilastri per questi membri della nuova generazione musicale di Chicago.
Attraverso la profonda storia di collaborazioni e comunità condivise, gli artisti di Chicago hanno un suono distinto che ha fatto la sua comparsa sulla scena mondiale. Questo suono è organico. È genuino, improvvisato e trasparentemente, pieno di sentimento in un modo che può venire solo come espressione naturale di una storia genuina. Tra tutte le città del mondo, Chicago si è rivelata il terreno di cultura ideale per la prossima iterazione della serie Experiment, dopo il leggendario Philadelphia Experiment di 20 anni fà.
Le registrazioni e le incisioni
Per questo disco, Spero ha portato in studio i suoi amici di Chicago per 4 giorni di improvvisazione e performance. Spero è arrivato con alcune composizioni ma, nel vero spirito di Chicago, le sessioni sono state piene di improvvisazioni. Il gruppo di all-star si è salutato con un ulteriore ed enorme lista di materiale creativo grezzo. Il risultato è un disco che incarna il vero suono di Chicago e funge da ottimo esempio della magia dell’improvvisazione della scena musicale di Chicago.
Diventeranno fondamentali gli esperimenti di Cloud Jam, singolo di lancio insieme a Maxwell Street, uno con un groove intenso e l’altro più introspettivo. Sconvolge For Too con l’intenso dialogo improvvisato tra la tromba di Marquis e il piano di Greg. The Chant è il canto di una metropoli multietnica e frenetica. Still Water è il lento e naturale movimento delle acque del lago Michigan, il lago sul quale si affaccia Chicago. Rose Petal, il cui titolo potrebbe richiamare alla mente una ballad, è lo specchio di quell’anima elettrica di Chicago.
Gli esperimenti si fanno per dare qualcosa di nuovo, creare un futuro diverso, e The Chicago Experiment lascerà il suo segno nel jazz del nuovo anno. Non vediamo l’ora di condividerlo con voi, in radio, dopo la pubblicazione ufficiale: 28 gennaio 2022.
Tracklist:
The Chant 04:26
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