Time for Ballads, nuovo disco e cambiamento stilistico del multistrumentista, compositore ed educatore di origini campane Marco Evangelista, ora residente a Perugia.
Sgombriamo subito ogni dubbio. Con cambiamento stilistico, in questo caso, non intendiamo un miglioramento tecnico – rispetto ai due album precedenti, “A Place to be” e “Musical Heritage” – ma, ci riferiamo ad un vero e proprio cambiamento espressivo del protagonista di questo disco. Dal punto di vista tecnico ed esecutivo Marco è già capacissimo.
I primi due dischi sono nati da esperienze ed influenze musicali di Marco arrivate da diverse direzioni e in diversi tempi della sua vita. Pur se prevalevano influssi jazzistici, i dischi precedenti risentivano di ascolti ed esibizioni dal vivo di reggae, pop, rock e rap. Con Time for Ballads, Marco da sfogo a tutto il suo amore, viscerale e sconsiderato, per il jazz degli anni ’50 ed in particolare alle ballad. Di quei standards, Evangelista non ama solo lo stile ma, anche, il modo di impostare il lavoro e le tecniche di registrazione.
Time for Ballads
Cordiale ed affabile, il trombettista Marco Evangelista ci racconta come è nata l’idea di questo progetto. Recentemente riesce a raccogliere e a mettere insieme le sue idee. Nell’arco di una mezza giornata si chiude nel silenzio dei suoi ambienti lavorativi, davanti ad un computer, e butta giù annotazioni musicali e note di testo che distribuisce ai musicisti scelti come accompagnatori di questo sensazionale progetto.
Dopo pochi giorni, una domenica mattina – alle 08:30 dell’8 gennaio, si ritrovano tutti davanti al portone del Mellotone Studio – lo studio di registrazione di Perugia nonché di proprietà dello stesso Marco. Dopo “una fugace colazione al baretto di fronte”, un cornetto ed un cappuccino, si chiudono nella sala di registrazione ed iniziano a suonare. Usciranno la sera, contenti e soddisfatti, con le 10 esecuzioni da includere in “Time for Ballads“.
Le incisioni incluse nel disco, in realtà, saranno dodici in quanto, confermando la migliore tradizione del jazz, uno dei brani viene proposto anche in una alternate take: “As Time Goes By” di Dooley Wilson. In entrambi i casi, le due interpretazioni ci danno sensazioni forti e ci trasportano in dimensioni temporali altrimenti inesistenti. L’altra traccia “doppia” è “It Never Entered My Mind” che possiamo ascoltare sia in versione strumentale che in versione cantata, con la voce di Mike Warren.
Altra canzone dell’album è “The Nearness of You”, qui, con la voce calda di Barbara Baldaccini e la chitarra di Fausto Perticoni in evidenza, prima sull’intro e poi a sfumare un assolo di corno di Marco. Altro momento meraviglioso lo riscontriamo con l’ascolto di “Here’s That Rainy Day” e non da meno su “I Remember Clifford”.
Con l’ascolto di “Goodbye Pork Pie Hat” sembra mancare solo una bionda celestiale visione. Non vogliamo scadere nel volgare o nel ridicolo ma è solo per sottolineare meglio che la musica sprigionata da “Time for Ballads” rappresenta un momento perfetto per godere della bellezza del jazz e dei piaceri della vita.
Immaginatevi in una combinazione di musica, cioccolato e whiskey che crea un’atmosfera di relax e conforto. L’ascolto di questo disco offre un’esperienza musicale intima e rilassante, mentre i gusti del cioccolato fondente e del whiskey aggiungono un tocco di lusso e indulgenza. Il tepore del riscaldamento completa il quadro, creando un ambiente accogliente e invitante per apprezzare appieno la musica di Marco e i piaceri della vita.
Concedetevi questo lusso, cercatelo qui: “Time for Ballads”.
Track List:
01 – As time goes by
02 – It never entered my Mind
03 – When Sunny gets Blue
04 – Lover Man
05 – The nearness of you (vocal)
06 – Darn that Dream
07 – Remember Clifford
08 – Skylark
09 – Here’s that rainy day
10 – Goodbye Pork Pie Hat
11 – It never entered my mind (vocal)
12 – As time goes by (alt. Take)
Players:
Marco Evangelista, flugelhorn – Fausto Perticoni, guitar – Stefano Fanini, bass – Alessandro Ricci, drums – Mike Warren, Barbara Baldaccini, Voice – Dario Casillo, Mastering
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