Turning Point di Adam Forkelid rivoluziona il Jazz Nordico

Turning Point – Adam Forkelid

Etichetta discografica: Prophone Swedish Jazz

Data di uscita: 3 maggio 2024

Adam Forkelid, un nome di spicco nella scena jazz scandinava, ci presenta il suo ultimo lavoro, “Turning Point”.

Con sede a Stoccolma, la carriera musicale di Forkelid si estende per oltre due decenni, durante i quali ha collaborato con varie band e si è esibito con artisti di fama internazionale. Tra le sue collaborazioni figurano la Norrbotten Big Band, Pedro Martins, Louis Cole & Knower, Maria Schnieder e il Svante Söderqvist Trio.

Dopo il successo del suo album del 2021, “1st Movement”, acclamato dalla Swedish National Radio come uno dei migliori dell’anno, Forkelid torna con “Turning Point”. Questo nuovo lavoro offre uno specchio nel viaggio della vita e si preannuncia come un altro capolavoro del musicista.

Turning Point di Adam Forkelid

Turning Point di Adam Forkelid è un album nato con l’intento di raccontare, musicalmente, i cambiamenti inevitabili della vita che costituiscono ciascuna delle nostre storie personali. Questo è un album che è stato scritto in un mese e registrato in un solo giorno, un’impresa non da poco. L’album mette in mostra una esaltante fusione di pianoforte e chitarra, un interplay collaborativo che è centrale per l’identità del disco. Questa fusione, tuttavia, non è un compito semplice. Richiede una profonda comprensione di entrambi gli strumenti e la capacità di farli ‘parlare’ tra loro in un dialogo musicale. La riuscita di questa fusione è una testimonianza delle abili capacità di leadership, composizione ed interpretazione di Forkelid. Il suo talento nel guidare i musicisti, nel comporre melodie coinvolgenti e nell’interpretare le emozioni attraverso la musica è evidente in ogni traccia dell’album.

Un Mix di Influences Musicali

“Turning Point” si colloca nel genere del ‘New Nordic Jazz’, un termine che descrive un genere di jazz che incorpora elementi della musica tradizionale nordica e del paesaggio sonoro nordico. Questo stile di jazz tende ad avere un suono distintivo che riflette le bellezze naturali e le tradizioni culturali dei paesi nordici

Le influenze di Forkelid spaziano da Satie e Chopin a Bill Frisell e Chick Corea, passando per ritmi brasiliani e cubani. L’album è un vero e proprio melting pot di influenze, un genere che combina l’idioma del jazz acustico con accenni di elettricità e quel distintivo tocco nordico.

Ogni traccia dell’album offre un aspetto unico del percorso della vita. Ad esempio, la traccia del titolo “Turning Point” potrebbe rappresentare quei momenti cruciali di cambiamento nelle nostre vite. Altre tracce come “Strive” e “Moving On” sembrano raccontare lo sforzo costante e la determinazione necessari per affrontare e superare questi cambiamenti.

Forkelid sottolinea che le sue composizioni sono radicate nella ricca storia del songwriting del jazz. Unendo melodie liriche e memorabili con groove profondi e improvvisazioni virtuosistiche ad alta energia, il compositore ritiene che il ruolo della sua musica sia

La Creazione dell’Album e i Collaboratori

“Turning Point” è il frutto di un intenso lavoro di squadra e di una collaborazione artistica di alto livello. L’album è stato registrato in un solo giorno, un’impresa che testimonia la dedizione e la passione di tutti i musicisti coinvolti.

Adam Forkelid, con la sua visione musicale e le sue abili capacità di leadership, ha guidato il processo di registrazione, ma non era solo. Al suo fianco c’erano alcuni dei più richiesti strumentisti in Svezia. Tra questi, il chitarrista progressivo contemporaneo Carl Mörner Ringström, noto per le sue collaborazioni con Marius Neset e David Binney, il bassista Niklas Fernqvist e il batterista Daniel Fredriksson. Ognuno di loro ha contribuito con il proprio talento e la propria esperienza, arricchendo l’album con la propria unicità.

Adam Forkelid Quartet

La registrazione è stata curata da Linn Fijal presso Riksmixningsverket, a Stoccolma, mentre il mixaggio è stato realizzato da Niclas Lindström presso Atlantis Metronome, sempre a Stoccolma. La masterizzazione è stata affidata a Klaus Scheuermann presso 4ohm, a Berlino.

Infine, la copertina dell’album, che riflette perfettamente l’atmosfera e l’identità del disco, è stata realizzata da Fabian Rosenberg, con un design di Jonas Holmberg.

La critica

“Turning Point” ha già suscitato l’interesse e l’ammirazione di critici e organi d’informazione. L’album viene accolto con entusiasmo per la sua freschezza e originalità. Molti stanno lodando la capacità di Forkelid di fondere stili e influenze diverse in un unico e coeso lavoro musicale. La sua abilità nel creare un dialogo tra pianoforte e chitarra è stata particolarmente apprezzata, così come la sua visione unica del ‘New Nordic Jazz’.

Questa incisione discografica viene ritenuta, da più parti, come un punto di svolta non solo nel percorso musicale di Adam Forkelid, ma anche nel panorama del ‘New Nordic Jazz’.

La nostra considerazione

Con “Turning Point”, Adam Forkelid ha raggiunto un nuovo apice nella sua carriera ventennale, superando le aspettative e creando un’opera che risuona con gli ascoltatori. La sua musica è l’ideale per quelle serate passate in un pub con gli amici, a bere birra e ad ascoltare un quartetto di musicisti che suonano jazz.

“Turning Point” è un album che può accompagnarti per 24 ore, senza mai annoiare o disturbare, ma anzi, arricchendo ogni momento con la sua presenza. Ascoltare questo disco significa immergersi in un mare di atmosfere ed emozioni, rimanendo sorpresi dalla scoperta di questo artista, per chi non lo conosceva, e dalla realizzazione di un capolavoro molto atteso, per chi già lo seguiva.

L’album, che mescola l’idioma del jazz acustico con accenni di elettricità e un distintivo tocco nordico, è pervaso di un fascino energico e pieno d’anima. Si può quasi immaginare una jam session tra Forkelid e Scoffield, con il primo che descrive i paesaggi nordici e il secondo che dipinge le grandi praterie americane. Questa è la magia di “Turning Point”, un album che non solo racconta una storia, ma crea un’esperienza musicale indimenticabile.


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