What’s Left del David Miilman Group: Un mix unico di soul, jazz e blues

What’s Left – David Miilman Group

Etichetta discografica: April Records

Data di uscita: 01/03/2024

Il David Miilman Group (DMG) ha rilasciato il suo secondo album, ‘What’s Left’, un’opera che esplora la disperazione e la speranza attraverso un mix di soul, jazz e blues. Questo album è un inno immersivo al cambiamento, alla resilienza e al potere delle esperienze condivise.

Durante la registrazione, il loro batterista ha affrontato una malattia che ha messo in dubbio la sua capacità di sentire. Dopo un periodo di tre mesi di attesa e di recupero, il quintetto è riuscito a sostenere il batterista e a tornare a fare musica insieme.

La band è composta da David Miilman (chitarra), Buster Isitt (chitarra), Svend Feldbæk Winther (tastiere), Elias HP (basso) e Theiss Nemborg (batteria).

L’album è stato rilasciato dalla April Records e segue il debutto del 2021 con ‘Waiting For Myself’, che ha ricevuto due nomination ai Danish Music Awards e ha portato l’ensemble alla finale del National Jazz Competition danese.

Il disco

L’album è composto da nove tracce ed ognuna di esse racconta una storia sincera, centrale per l’identità collettiva e individuale dell’ensemble. Ad esempio, ‘Mujaffa’s’ è un omaggio al locale di shawarma preferito del gruppo, dove hanno passato del tempo a discutere di musica, vita e speranze per il futuro. ‘Mind Like Water’ esprime la vulnerabilità della mente e le difficoltà di mantenere la chiarezza in tempi turbolenti. ‘Blues II’ parla di abbracciare ciò che ti ha fatto innamorare della musica, mentre ‘Giving Up on Layla’ riguarda l’evoluzione di una band, la scoperta di nuovi territori insieme e la rottura delle vecchie abitudini.

Come dicevamo all’inizio, il David Miilman Group (DMG) ha uno stile unico che combina elementi di soul, jazz e blues. Tuttavia, la loro musica può essere paragonata a quella di alcuni grandi artisti. Il chitarrista David Miilman, ad esempio, è noto per il suo stile di suonare la chitarra slide, che ricorda le voci senza tempo e la fraseologia senza sforzo di giganti del soul come Curtis Mayfield o di Freddie King. Inoltre, l’influenza dell’iconico Pat Metheny è evidente nel loro lavoro. Gli altri membri della band contribuiscono con le loro influenze musicali per creare il suono distintivo del DMG. La loro musica è anche caratterizzata da arrangiamenti di chitarra intricati, melodie liriche e l’influenza profonda dei ritmi brasiliani.

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Il loro groove è un “ritmo percolante”, vivace, energico e che sembra “bollire” o “gorgogliare” come l’acqua in una caffettiera percolatrice. Questa espressione viene spesso utilizzata per descrivere ritmi che sono complessi, coinvolgenti e che danno un senso di movimento costante alla musica. Può riferirsi a vari stili musicali, tra cui jazz, funk, musica latina e altri generi che fanno uso di ritmi sincopati o poliritmici.

In sintesi, mentre il David Miilman Group ha un suono distintivo che è tutto loro, gli ascoltatori possono riconoscere ecos di artisti già noti nel loro lavoro. Questo rende la loro musica un’esperienza d’ascolto piacevole e che combina elementi familiari con un approccio fresco e innovativo.

David Miilman e Anders Wittorf hanno registrato l’album presso gli Stable Sound Studios di Copenhagen il 21 aprile 2023. Hanno anche curato la produzione e il mixaggio dell’album. Brian Mørk Hansen ha effettuato la masterizzazione. Tutte le composizioni sono del David Miilman Group.

Gli arrangiamenti di chitarra intricati, i ritmi di batteria percolanti, le melodie liriche e l’influenza profonda dei ritmi brasiliani si uniscono per creare il tocco personale del DMG sul jazz contemporaneo. L’album è stato accolto positivamente per la sua maturità musicale e la scrittura di canzoni riflessiva.

‘What’s Left’ è un’affermazione forte di verità e individualità da parte di una giovane band unita dalla difficoltà collettiva. È un album che merita di essere ascoltato, apprezzato e condiviso.

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What’s Left - David Miilman Group
What’s Left – David Miilman Group

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